Gli ultimi trecento metri del Ru Bourgeois scorrono ancora in alveo naturale, dal sentiero sull’argine del ru si gode di una vista spettacolare sulla città di Aosta. Il resto della passeggiata si svolge lungo la pista di servizio del ru, tra macchie di latifoglie e pascoli.
Accesso
Dall’uscita autostradale di Aosta Est seguire le indicazioni per il Tunnel del Gran San Bernardo. All’uscita del raccordo autostradale proseguire dritti. Dopo il secondo tornante, al capannone Scott, girare a destra per la Frazione Cré e poi a sinistra per Plan Meylan. Lasciare l’auto a bordo strada a fianco del pensilina dei trasporti pubblici in Fraz. Meylan.
Click o tap qui per arrivare con Google Maps
Sola andata: 0h40
Lunghezza itinerario: 2.6 km
Quota partenza: 973 m
Quota arrivo: 945 m circa
Click o tap qui per la traccia GPX
Dislivello: irrilevante
In bici: consigliato a tratti.
Click o tap qui per la mappa
Descrizione
Il Ru Bourgeois alla partenza della passeggiata scorre intubato sotto l’asfalto, ci si avvia lungo la strada angusta che passa davanti alla casa costruita sulla curva e in pochi minuti ci si trova sulla sterrata di servizio del ru. Sulla sinistra si vedono dei giovani frassini con la corteccia segnata da cicatrici; è un segnale della presenza del cervo che, come le capre, di tanto in tanto si nutre della corteccia degli alberi.
Sotto il ru scorre a cielo aperto il canale di alimentazione della centrale di Signayes; le acque raccolte nel bacino di Entrebin hanno un colore turchese dato dal limo glaciale in sospensione che è solo un po’ meno intenso di quello che si vede nella diga di Place Moulin perché alle acque in uscita dalla centrale di Valpelline si aggiungono anche quelle della presa sul Torrente Artanavaz.
La sterrata finisce sulla regionale per Excenez, si prosegue sull’asfalto per una cinquantina di metri poi si prende a destra sulla strada per Arpuilles e subito dopo a sinistra in mezzo alle case. Si attraversa il villaggio, al bivio si prende a destra e in pochi minuti si raggiunge nuovamente la pista di servizio del ru. Si attraversa una macchia di latifoglie poi lo sguardo si apre sui pascoli, dopo una curva si vedono alcuni castagni con a fianco i filari ordinati di una vigna.
Si attraversa la mulattiera che sale ad Arpuilles e si arriva sulla regionale n. 38 dove la pista si interrompe. Dall’altra parte dell’asfalto inizia il tratto ancora in alveo naturale del Ru Burgeois. A monte alcuni muri di pietra posata a secco trattengono il terreno, a valle si percorre l’argine su di un facile sentiero: a destra scorre tranquilla l’acqua del ru, a sinistra una scarpata ripida scende verso il fondovalle.
Per pochi minuti il ru scompare inghiottito da un tubo in cemento poi ritorna in superficie, giusto il tempo per vedere dall’alto il quartiere Cogne, il quartiere operaio di Aosta, con le sue belle geometrie regolari che fanno apparire ancora più sgraziati gli interventi urbanistici successivi.
Il ru prosegue ancora per pochi metri a cielo aperto poi, dopo una piccola chiusa, quanto rimane dell’acqua del torrente Artanavaz scende verso il fondovalle.
Storia
L’abbé Henry1 scrive che il Ru Bourgeois venne costruito grazie all’autorizzazione concessa dal balivo Jean de Montbel di Aosta e ratificata dal conte di Savoia il 22 marzo 1401.
Ru Bourgeois 4
Vai alla pagina dei ru intubati
Vai alla pagina dei ru
- Joseph-Marie Henry, Histoire populaire, religieuse et civile de la Vallée d’Aoste, Société éditrice valdôtaine (Imprimerie catholique), Aosta, 1929, pag. 136, versione digitale disponibile qui[↩]