
Il Ru Supérieur di Charvensod scorre nel suo alveo naturale ed è rimasto uno dei pochi ru della Valle d’Aosta dove si può ancora passeggiare con l’acqua che gorgoglia al proprio fianco. Continua la lettura di Ru Supérieur

Il Ru Supérieur di Charvensod scorre nel suo alveo naturale ed è rimasto uno dei pochi ru della Valle d’Aosta dove si può ancora passeggiare con l’acqua che gorgoglia al proprio fianco. Continua la lettura di Ru Supérieur

L’acqua del Ru Neuf di Gignod scorre ancora alla luce del sole per quasi metà della sua lunghezza, vi sono ancora alcuni tratti in alveo naturale dove si può immaginare di essere un pellegrino medievale in cammino verso Roma lungo la Via Francigena che passa proprio sull’argine del ru. Continua la lettura di Ru Neuf di Gignod

Come in tutti i lavori ci sono degli insegnanti eccellenti, degli insegnanti così così e dei pessimi insegnanti. Continua la lettura di Ero uno studente curioso e vivace

Un pezzo di Via Francigena ed i grandi cancelli che sbarrano la strada alle alluvioni, due ottimi motivi per camminare lungo il Ru de Mazod/Chétoz che porta le acque del torrente Saint-Bartélemy fino al villaggio di Chétoz. Continua la lettura di Ru de Mazod et Chétoz

Il Ru d’Alp Vuillen derivava le acque del Torrente di Thoules a 2270 m di quota e le portava fino ai 2000 metri dell’Alpe Merdeux. Ha due caratteristiche curiose: attraversava il vecchio Ru de Vullien su di un sovrappasso in cemento armato e irrigava i pascoli di un alpeggio dal nome curioso “Merdeux” (in italiano: merdosi). Continua la lettura di Ru d’Alp Vuillen
La Torre Ottoniana, il borgo medievale, i tre castelli.
La valanga del 1888 e il sopravvissuto estratto dopo 60 ore sotto la valanga.
Scende dalla valle dove si allevano gli Yack
Nella centrale idroelettrica di Isollaz passano anche le acque del Torrente di Graines, il villaggio che ha ispirato il romanzo Le otto montagne
Il castello di Villa fu il primo castello della dinastia degli Challant che poi costruì lo straordinario castello di Verrès
Dal lago di Villa al Col d’Arlaz il sentiero d’arte di Marco Della Valle.
Tra il Col d’Arlaz e Eresaz una DGPV, una sorta di grande e lentissima frana ha messo a nudo una fascia di quarzi trasparenti.
Nel capoluogo del comune di Émarese si conservano ancore delle vecchie case con gli architravi scolpiti, si mangia bene da Meite Celestin, si visita il museo dedicato all’Abbé Trèves fondatore della Jeune Vallée d’Aoste un’associazione che sin dal 1925 si oppose al fascismo. Nel 1635 i signori di Émarese erano i Roncas, nel 1781 la signoria passo ai Vagina. Non c’è nulla da ridere.
A 200 metri dal Cammino Balteo, nel 1741, venne trovata una pepita d’oro di quasi due etti da un contadino. Ne seguì una piccola corsa all’oro.
Begli esempi di architettura rurale.
La suggestiva chiesetta è stata costruita nel basso medioevo.
Le terme vecchie sono uno dei primi edifici in cemento armato della Valle d’Aosta. Su di una parete abbandonata si legge ancora che erano disponibile “cessi gratuiti”.
I grenier gemelli e la cascina medievale1 che ha inspirato le stazioni della ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier2.
Il bacino di Sorressamont che alimenta la centrale di Champagne 1 dal 1921 (100 anni di energia pulita).
Chevrère (in italiano Capraia) di Introd – dove si prende il sole tutto l’anno mentre in tanti altri villaggi di Introd in inverno il sole è nascosto dalle montagne, da vedere nel mulino la macina con i granati3.
La torre del castello di Chatel Argent e il suo architetto che ha fatto fortuna in Gran Bretagna4.
Gli ultimi bunker fatti scavare da Mussolini nella stretta di Villeneuve per difendere l’Italia dalle invasioni francesi.


La galleria scavata dai prigionieri di guerra austriaci della prima guerra mondiale con la finestra sulla cascata5
Pondel: il canale di età romana scavato nella roccia6
Pompiod: una delle più belle miniere abbandonate della Valle d’Aosta, il regno dei pipistrelli7

Il Ru de Vuillen/Vullien, detto anche Ru Chaffières, deriva le acque del Torrente de la Belle Combe a circa 2200 di quota. Dall’opera di presa scorre in una tubazione a pressione fin sopra l’Arp du Jeu e poi a cielo aperto fino all’Alpe Chantel. Continua la lettura di Ru de Vuillen abbandonato

Il Ru de Vuillen/Vullien, detto anche Ru Chaffières, deriva le acque del Torrente de la Belle Combe a circa 2200 di quota. Dall’opera di presa scorre in una tubazione a pressione fin sopra l’Arp du Jeu e poi a cielo aperto fino all’Alpe Chantel. Continua la lettura di Ru de Vuillen/Vullien

Il Ru Courtaud – grafia utilizzata dal consorzio di miglioramento fondiario che lo gestisce – sulla CTR risulta Ru de Saint-Vincent, Torrente di Courthoud, conosciuto anche come Ru d’Amay, Ru de la Montagne, Ru Courthoud, Ru Courtod è il ru più lungo della Valle d’Aosta. Continua la lettura di Ru Courtaud

Occorre un’oretta di cammino per raggiungere il Ru Courtaud da Saint-Jacques, si cammina su di una facile mulattiera che passa tra vecchie case restaurate con amore, pascoli curati e belle foreste di larici ai piedi dei ghiacciai del Monte Rosa. Continua la lettura di Ru Courtaud da Saint-Jacques