L’ascensione del futuro Papa Pio XI sul Gran Paradiso

Non tutti sanno che don Achille Ratti, eletto papa il 6 febbraio 1922 prendendo il nome di Pio XI è stato un alpinista di valore.
In una delle sua ascensioni al Gran Paradiso è diventato involontariamente un “portatore“.
Nel lessico di un tempo, il “portatore” era la guida alpina che non aveva la responsabilità di condurre l’ascensione e portava i materiali necessari alla progressione.
Ecco come racconta l’episiodio don Giuseppe Frediani nel suo libro dedicato al Santo Padre:
“Nell’ascesa del Gran Paradiso, una volta, un figliuolo giovinetto del conte Melzi di Milano si era unito alla comitiva, nonostante le difficoltà del pericoloso cammino. Dopo un viaggio lungo e nient’altro che lieve, l’adolescente cominciò a venir meno. Tornare indietro non era possibile: bisognava dunque, ad ogni costo, avanzare. Ed occo Don Achille Ratti recarsi sulle valide spalle il vacillante giovinetto, e, grave del dolce fardello, toccar, sicuro e prode, la mèta.”
Qualche anno dopo, nel 1931, l’asino Cagliosto venne condotto sul Gran Paradiso dall’Abbé Henri.
Bibligrafia.
Giuseppe Frediani, Pio XI, Tipografia Editrice Laziale, Roma 1929, pag. 13.