Papa Pio XI sul Gran Paradiso

L’ascensione del futuro Papa Pio XI sul Gran Paradiso

Ghiacciaio di Laveciäu sulla via normale al Gran Paradiso - Foto di Eric Navillod.
Ghiacciaio di Laveciäu sulla via normale al Gran Paradiso – Foto di Eric Navillod.

Non tutti sanno che don Achille Ratti, eletto papa il 6 febbraio 1922 prendendo il nome di Pio XI è stato un alpinista di valore.

In una delle sua ascensioni al Gran Paradiso è diventato involontariamente un “portatore“.

Nel lessico di un tempo, il “portatore” era la guida alpina che non aveva la responsabilità di condurre l’ascensione e portava i materiali necessari alla progressione.

Ecco come racconta l’episiodio don Giuseppe Frediani nel suo libro dedicato al Santo Padre:

Nell’ascesa del Gran Paradiso, una volta, un figliuolo giovinetto del conte Melzi di Milano si era unito alla comitiva, nonostante le difficoltà del pericoloso cammino. Dopo un viaggio lungo e nient’altro che lieve, l’adolescente cominciò a venir meno. Tornare indietro non era possibile: bisognava dunque, ad ogni costo, avanzare. Ed occo Don Achille Ratti recarsi sulle valide spalle il vacillante giovinetto, e, grave del dolce fardello, toccar, sicuro e prode, la mèta.

Qualche anno dopo, nel 1931, l’asino Cagliosto venne condotto sul Gran Paradiso dall’Abbé Henri.

Bibliografia

Giuseppe Frediani, Pio XI, Tipografia Editrice Laziale, Roma 1929, pag. 13.

Post del 1.01.2017 ultimo aggiornamento 9.05.2021