Tempi e dislivelli in discesa

Discesa sulla strada reale di caccia che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II – Foto di Gian Mario Navillod.
Discesa sulla strada reale di caccia che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II – Foto di Gian Mario Navillod.

I dislivelli evidenziati in verde che trovate nelle schede delle escursioni sono dislivelli totali ossia la somma di tutte le discese che dovrete percorrere, sia all’andata che al ritorno. (Esempio: 500 m).

A fianco del dislivello, sempre evidenziato in verde, trovate il tempo stimato di percorrenza per il ritorno che è calcolato sul passo di un camminatore medio, abituato a percorrere i sentieri della Valle d’Aosta, che è di circa 500 metri all’ora di dislivello in discesa. (Esempio: 1h00).

Attenzione: il tempo stimato di percorrenza è un tempo indicativo che ben difficilmente sarà il vostro: ci metterete meno se siete giovani, allenati, portate uno zaino leggero e scendete correndo.

Ci metterete di più se siete anziani, le discesa ripide vi fanno impressione, le ginocchia vi dolgono in discesa e dopo i primi 100 metri di dislivello in discesa comincia a farsi sentire un dolorino alla schiena.

Tenete conto che è ben diverso camminare un’ora in piano lungo un ru o un’ora scendendo lungo un sentiero di montagna. I muscoli delle gambe sono sollecitati in maniera differente.

Nulla di strano dunque che un escursionista allenato ai sentieri della Valle d’Aosta trovi piacevole e divertente una discesa con 500 m di dislivello che verrà ricordata come un’esperienza dolorosa e sgradevole da un camminatore abituato a sentieri con dislivelli meno accentuati.

Nel tempo stimato di percorrenza sono già calcolati i (rari) tratti in piano che si trovano sui sentieri della Valle d’Aosta.

Per approfondire i concetti di spazio e tempo sui sentieri: Marco Fazion, Prima che venga il lupo (seconda edizione), Monte Meru Editrice, Assisi, 2011 , ISBN 88-88505-21-0, pag. 122