I pesci del campo sportivo di Antey-Saint-André – 19 febbraio 2016 – Foto di Gian Mario Navillod.
Le giornate si allungano ed il sole ad Antey comincia a sgranocchiare l’ultima neve. Nella rete del campo sportivo sono rimasti impigliati alcuni pesci che girano e girano. Ancora per qualche giorno. Fino a quando la primavera li scioglierà per sempre e l’acqua di cui sono fatti andrà a nutrire i primi tarassachi. Continua la lettura di I pesci di Mauro Corona→
Il curioso fenomeno dell’evaporazione del vino in montagna descritto da Edward Whymper pare avvenisse un tempo con maggiore intensità in presenza delle guide di Chamonix.
Belvedere sul Cervino/Matterhorn dal Tour di Mande di Valtournenche – Foto di Gian Mario Navillod.
Sembrerebbe che le guide ambientali non abbiano ancora acquisito il singolare potere dai loro blasonati colleghi d’oltralpe.
Il Cervino visto dal Riffelberg (Svizzera) – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.
In Svizzera, nel 1860, una cordata di ritorno dal Monte Rosa incorse in un curioso inconveniente.
Nel lascio la descrizione alla parole della Signora Jane Freshfield, magistralmente tradotte da Gianluigi Discalzi:
“… tutti ci precipitammo verso il Gorner Grat dove un gruppo numeroso si dedicò con cannocchiali e binocoli ad osservare con vivo interesse i movimenti della cordata che aveva lasciato l’albergo all’alba per l’ascensione del Monte Rosa e che ora stava rientrando. Si potevano vedere sei puntini che, l’uno dietro l’altro, scendevano lungo il ripido pendio nevoso.Continua la lettura di Un curioso inconveniente di ritorno dal Monte Rosa→
L’idolo nella nebbia – pallido fantasma di un valdostano proiettato sulle montagne biellesi – Foto di Gian Mario Navillod.Apparizione ai superstiti della prima ascensione sul Cervino – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.
C’è un filo sottile che lega Paolo Cognetti ad Edward Whymper e non è la scorrevolezza della loro scrittura né lo sguardo lucido con il quale hanno guardato alla Valle d’Aosta. Il filo sottile che li lega è la descrizione suggestiva di un fenomeno meteorologico abbastanza raro che avviene quando il sole alle spalle dell’osservatore proietta un’immagine sulle nuvole poste di fronte all’osservatore. Continua la lettura di Idolo nella nebbia→
Statua dedicata all’Abbé Amé Gorret a Valtournenche – Foto di Gian Mario Navillod.
La prosa del sacerdote e alpinista Amato Gorret è talmente gustosa che non riesco a trattenermi dal ricopiare brutalmente alcuni passi dell’articolo datato 6 marzo 1874, pubblicato sul Courrier de la Vallée D’Aoste e riportato su Abbé Amé Gorret, Autobiographie et écrits divers, Administration Communale de Valtournenche, Turin 1987, pagg. 254 e 255. Continua la lettura di L’Abbé Gorret e la traversata invernale Champorcher-Cogne→
Il Monte Cervino visto dal centro del piccolo labirinto del Filey – Foto di Gian Mario Navillod.
Il 12 settembre 1867 una spedizione di sei persone partiva dal Giomein alla volta del Cervino. Ne facevano parte Félicité Carrel, allora diciottenne e suo padre Jean-Jacques, cacciatore di camosci. L’indomani arrivarono senza incontrare grandi difficoltà ai piedi dell’ultimo mammellone, circa 100 metri sotto la vetta dove si trova una specie di colle battezzato dal Sig. Leighton Jordan Col Félicité. Continua la lettura di I consigli di Félicité Carrel: la prima ragazza sul Cervino→
I muli svizzeri che camminano sui bordi dei sentieri – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.
I sentieri della Valle d’Aosta a differenza di quelli della pianura padana passano a volte su pareti rocciose altissime o strapiombi vertiginosi che lascerebbero ben poca speranza a chi imprudentemente ci scivolasse dentro. Continua la lettura di Pericolo di caduta→