Ponte acquedotto di Pont d’Aël/Pondel – foto di Gian Mario Navillod.
Il ponte acquedotto di Pont d’Aël/Pondel è una delle meraviglie nascoste della Valle d’Aosta. Con un unico arco di più di 14 metri di diametro, pari a 32 cubiti romani, attraversa da duemila anni la gola scavata dal torrente Grand Eyvia. Costruito originariamente per portare l’acqua dei ghiacciai alle pendici assolate a valle di Pondel e, si pensa, alle cave di marmo bardiglio, venne probabilmente abbandonato a causa del crollo di un tratto di canale scavato nella roccia a monte del villaggio .
Gradini in pietra lungo il Ru de Charbonnière – foto di Gian Mario Navillod.
Una piacevole escursione che alterna tratti ripidi ed esposti a tratti di sentiero in piano dove l’acqua scorre tranquilla ancora nel suo alveo originale. Continua la lettura di Ru Charbonnière→
Gli adulteri e la carta delle franchigie di Thomas, Maurianensis comes et Italie marchio.
La carta delle franchigie è considerata una delle fonti dell’autonomia della Valle d’Aosta; al suo interno si trovano alcune norme che se applicate ai giorni nostri provocherebbero pittoreschi ingorghi nelle vie cittadine.
Il Grand Arvou del Ru Prévôt, sotto il sentiero del Ru Champapone e il Petit-Arvou – foto di Gian Mario Navillod.
Il Ru Champapon passa ai piedi del Grand Arvou il più importante ponte acquedotto medievale della Valle d’Aosta e attraversa il Torrente Parleaz/Parleyaz su di un ponte di lunghezza simile anche se meno imponente. Continua la lettura di Ru Champapon 2→
La prima tenda di Edward Whymper al Colle del Leone (vedi il post Il mio amico Edoardo).
L’abbé Henry(1)Joseph-Marie Henry, Histoire populaire, religieuse et civile de la Vallée d’Aoste, Société éditrice valdôtaine (Imprimerie catholique), Aosta, 1929 pag. 372, versione digitale disponibile qui descrive la nascita dei primi campeggi aperti al pubblico in alta montagna, eredi dei campeggi reali inaugurati da Re Vittorio Emanuele II per la caccia allo stambecco.
Joseph-Marie Henry, Histoire populaire, religieuse et civile de la Vallée d’Aoste, Société éditrice valdôtaine (Imprimerie catholique), Aosta, 1929 pag. 372, versione digitale disponibile qui
Il Grand-Arvou del Ru Prévôt – foto di Gian Mario Navillod.
Una breve passeggiata per raggiungere il Grand-Arvou, il più importante ponte acquedotto medievale della Valle d’Aosta, secondo solo al ponte acquedotto di epoca romana di Pondel. Continua la lettura di Ru Prévôt 2→
È stato bello sentire raccontare da don Paolo Papone, parroco di Valtournenche, del primo intervento di soccorso alpino di cui si abbia notizia, un soccorso in valanga nella valle del Gran San Bernardo nella prima metà del XII secolo.
Valanga sulla strada per il Rifugio Prarayer di Bionaz – Foto di Gian Mario Navillod.
Alla vigilia della reintroduzione delle misure metriche nel Ducato di Aosta(1)Le misure metriche furono introdotte con legge del 2 novembre 1801 in tutta la Francia e la Valle d’Aosta dall’11 settembre 1801 all’11 aprile 1814 fece parte del Dipartimento della Dora del Primo Impero francese il Canonico Georges Carrel pubblicò un interessante opuscolo intitolato Lettres à ma soeur sur l’introduction des mesures métriques dans le duché d’Aoste(2)Georges Carrel, Lettres à ma soeur sur l’introduction des mesures métriques dans le duché d’Aoste, Imprimerie Damien Lyboz, Aoste, 1850, versione digitale disponibile qui (lettere a mia sorella sull’introduzione delle misure metriche nel ducato di Aosta), nel quale sotto forma di epistolario indirizzato alla sorella spiegava le origini del nuovo sistema e le tecniche di conversione per passare dal vecchio sistema di misura a quello nuovo.
Le misure metriche furono introdotte con legge del 2 novembre 1801 in tutta la Francia e la Valle d’Aosta dall’11 settembre 1801 all’11 aprile 1814 fece parte del Dipartimento della Dora del Primo Impero francese
Georges Carrel, Lettres à ma soeur sur l’introduction des mesures métriques dans le duché d’Aoste, Imprimerie Damien Lyboz, Aoste, 1850, versione digitale disponibile qui