Questo breve itinerario si svolge in buona parte all’ombra di un bosco di pini e roverelle. Porta all’antico tracciato del Ru del Pan Perdu di Châtillon un canale irriguo che portava le acque del torrente Marmore fino alla collina di Saint-Vincent. Continua la lettura di Ru Pan Perdu di Châtillon C
Ru des Gagneurs
Il Ru des Gagneurs è un ru singolare a cominciare dal nome che significa canale dei vincitori. Dall’opera di presa allo scarico scorre intubato e solo nella parte centrale scorre ancora a cielo aperto per circa un chilometro con brevi tratti dove è prudente spingere la bici. Nella bella stagione non è possibile raggiungere l’opera di presa a causa della vegetazione ma il tratto in alveo naturale tra Isseuries e Domianaz merita il viaggio.
Il curato di Champorcher e la moglie condivisa.
Nel basso medioevo la morale era molto più elastica da come la si immagina ora. Lo si intuisce osservando le allegre mensoline quattrocentesche del castello Sarriod de La Tour di Saint-Pierre dove una signora ed una signore mostrano ai visitatori, dal 1432, ciò di cui sono legittimamente orgogliosi: una bella patata e un grosso pisello. Anche i sacerdoti non facevano eccezione. Continua la lettura di Il curato di Champorcher e la moglie condivisa.
Riccarda Lettry racconta
Buonasera Riccarda Lettry, lei è stata una delle ultime persone a fotografare il cumulo di scarti della lavorazione delle pentole di pietra ollare della Valmeriana che si trovava tra il Grand Fourneau e il torrente Molinaz.
San Grato
San Grato patrono di Aosta e della diocesi è generalmente raffigurato con la mitra vescovile sul capo e la testa di Giovanni Battista tra le mani. Continua la lettura di San Grato
La via Lombarda: una strada perduta.
Anticamente l’accesso alla Valtournenche da Châtillon avveniva attraverso da tre mulattiere principali: la prima detta delle “rovines” partiva dal borgo di Chameran e risaliva la destra orografica della valle.
Le altre due salivano alla frazione Conoz del comune di Châtillon poi si dividevano. Quella alta, ai giorni nostri ancora pressoché intatta e in parte descritta in Tapazovaldoten, saliva al villaggio di Promiod. Quella bassa si dirigeva in piano verso il torrente Marmore, lo attraversava nei pressi dell’attuale frazione di Champlong, poi proseguiva unendosi al ramo che saliva da Chameran fino al borgo di Antey e oltre.
Di questa importante via sono visibili solo brevissimi tratti, la maggior parte è scomparsa sotto il manto di asfalto della carrozzabile per Cervinia. Era detta dei lombardi perché usata nella transumanza dai pastori che portavano le greggi dalla pianura padana ai pascoli dell’alta Valtournenche.
Archives historiques régionales d’Aoste, Fonds Challand, volume 93, docc. 1 e 4
Enrico Tognan, Alessandro Liviero, Alamans …, Le Château Edizioni, Aosta 2003
Fra Salimbene nella sua cronaca redatta nella seconda metà del 1200 situa più volte Torino in Lombardia: “… Voleva anche quivi attendere l’arrivo dell’imperatore suo padre, che era a Torino, città sui confini della Lombardia; chè la Lombardia si estende fino a Susa e al Moncenisio. Di là comincia la signoria del Conte di Savoia.“1
Rifugio Mezzalama – novità 2020
Ieri durante il sopralluogo per la gita al Rifugio Mezzalama ho trovato alcune novità: Continua la lettura di Rifugio Mezzalama – novità 2020
L’alba dallo Zerbion
Una volta nella vita merita salire sullo Zerbion per vedere il sorgere del sole, sono circa 800 metri di dislivello che a passo CAI richiedono due ore e mezza di camminata. Continua la lettura di L’alba dallo Zerbion
Bivacco Cian/Tzan/Tsan
L’itinerario meno faticoso per il bivacco Cian/Tzan/Tsan parte dall’Alpe Gorzà e arriva al bivacco dopo 9 km e 600 m di dislivello (in verde sulla cartina). Continua la lettura di Bivacco Cian/Tzan/Tsan
Sul monumento a Jean-Baptiste Cerlogne
A Saint Nicolas, nei pressi del Bois de la Tour, nel 1914 venne dedicato all’Abbé Cerlogne un busto con iscrizione in francese. Il giornale Le Pays d’Aoste vi rilevò alcuni errori ortografici che vennero in parte corretti.
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