Stele e Savoia

Ampio spazio è stato dato dalla televisione pubblica valdostana alla visita di Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro René Maria di Savoia all’ospedale di Aosta (nipote dell’ultimo Re d’Italia).

“Il clou delle celebrazioni la consegna delle stele mauriziane restaurate con fondi dalla delegazione e un contributo anche della Cogne, situate al centro del vecchio ingresso dell’Ospedale1

A gentile richiesta del Gran Ciambellano, l’Accademia della Crusca di Gilliarey, l’unico e solo regno repubblicano delle Alpi ricorda che:

Stele antropomorfa n. 25, Sion, necropoli del Petit-Chasseur © Musées cantonaux du Valais, H. Preisig - CC BY-SA 4.0
Stele antropomorfa n. 25, Sion, necropoli del Petit-Chasseur © Musées cantonaux du Valais, H. Preisig – CC BY-SA 4.0

La stèle (al plurale stèle) è una lastra oblunga di marmo o di pietra, ornata con decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e simili, infissa nel terreno o poggiata su un basamento, avente lo scopo di ricordare un seppellimento (stele funeraria), lo scioglimento di un voto (stele votiva), un fatto memorabile avvenuto in quel luogo2.

Lapide in memoria degli zingari stagnini morti sulla strada per il colle del Gran San Bernardo – Foto di Gian Mario Navillod.
Lapide in memoria degli zingari stagnini morti sulla strada per il colle del Gran San Bernardo – Foto di Gian Mario Navillod.

La làpide (al plurale Làpidi) è una lastra di marmo o di pietra, nella quale è incisa un’iscrizione o scolpita una figurazione a rilievo, che viene applicata alla parete di un edificio o d’un monumento, a scopo soprattutto commemorativo3.

Il testo della due lapidi all'interno del nuovo Ospedale Mauriziano di Aosta pubblicate su Augusta Pretoria.
Il testo della due lapidi all’interno del nuovo Ospedale Mauriziano di Aosta pubblicate su Augusta Pretoria.

Il giornale della curia augustana Augusta Pretoria nell’edizione del 21 aprile 1943 dava notizia 4 dell’inaugurazione di due lapidi all’interno del nuovo Ospedale Mauriziano di Aosta.

La provincia d’Aosta, organo della Federazione provinciale fascista, nell’edizione dell’11 novembre 1942 dedicava un articolo a “Il nuovo Ospedale Mauriziano Vittorio Emanuele III5. La struttura progettata dall’ing. Gaspare Pestalozza poteva accogliere trecento degenti nei suoi nove reparti ed era dotata di cucina, lavanderia, alloggi per il personale e camere a pagamento da uno o due letti.

Il preventivo pari a 14 milioni di lire del 1938 fu ampiamente superato ma la struttura ai tempi era all’avanguardia in Italia.

Il Gran Cimbellano rammenta che la pena prevista per adulterazione della lingua italiana da parte dei sudditi del Signore di Gilliarey, tutt’ora vigente, fu estesa tout court agli adulteri nella Carta delle Franchigie di Thomas, Maurianensis comes et Italie marchio, avo dell’ultimo Re d’Italia.

  1. Antonio Mannello, versione digitale disponibile qui: https://www.rainews.it/tgr/vda/video/2024/09/emanuele-filiberto-la-valle-per-me-e-casa-f239c7cf-f124-4544-9655-a48d0a06df20.html[]
  2. Vedi la voce del vocabolario Treccani disponibile qui: https://www.treccani.it/vocabolario/stele/[]
  3. Vedi la voce del vocabolario Treccani disponibile qui: https://www.treccani.it/vocabolario/lapide/[]
  4. Versione digitale disponibile qui: https://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/Augusta_Praetoria_Giornali/1943-04-21_Augusta_Praetoria/2/[]
  5. Versione digitale disponibile qui: https://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/La%20Provincia%20di%20Aosta/1942-11-11_La_Provincia_di_Aosta/4/index.html#zoom=z[]