Si cammina su sentieri per quasi la metà dell’itinerario. Punti di forza: i borghi di Châtillon e Saint-Vincent, i resti della strada Romana delle Gallie, le sculture in legno lungo la Via Francigena.
Variante attraverso il borgo di Saint-Vincent
- 12 km
- Andata 3h00
- 45% sterrata o sentiero
- 55% strada asfaltata
- dislivello +300 m -450 m
- la mappa
La strada romana percorsa da Sigerìco attraversava i borghi di Châtillon e Saint-Vincent congiunti da un lungo rettifilo. La bella alberata ed il filobus elettrico che collegava i due borghi sono scomparsi. Restano un marciapiede spoglio, una strada trafficata e dei fabbricati che portano i segni di una ricerca estetica non sempre riuscita. Aspettando la ripiantumazione del viale e la posa di qualche panchina i pellegrini sono deviati sulla collina per risparmiare loro la vista del degrado architettonico ben visibile agli automobilisti che escono dall’autostrada.
Il tracciato ufficiale della Via Francigena segue il Ru de la Plaine, la variante passa sotto il Grand Hôtel Billia, costruito in due anni, ai piedi del Casinò e a fianco della Parrocchiale dove in affresco cinquecentesco si vedono i soldati romani che giocano a dadi la veste di Cristo.
Lungo la via principale di Saint-Vincent fanno capolino due curiose testine, gli storici le definiscono apotropaiche. A me fanno pensare a grossolani ritratti?
Lungo il cammino si incontrano diverse statue in legno, una delle più suggestive si trova davanti al B&B Maison Chenal e rappresenta un pellegrino a grandezza naturale.