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Il Sifone di Hérin

Sifone di Hérin - Foto di Gian Mario Navillod.
Sifone di Hérin – Foto di Gian Mario Navillod.

La prima parte di questa breve passeggiata porta in meno di 10 minuti al base del sifone, l’enorme tubo in acciaio di 2.80 metri di diametro che collega i due tratti del canale in galleria che da Maen porta alle condotte forzate della Centrale di Covalou. Chi lo desidera, senza farsi spaventare dal primo tratto, breve ma decisamente ripido, può salire lungo il sentiero che porta alla terrazza sud del sifone.

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Il rascard quattrocentesco della diga di Bionaz

Il rascard quattrocentesco di Novailloz (Bionaz) e il lago formato dalla diga di Place-Moulin - foto di Gian Mario Navillod.
Il rascard quattrocentesco di Novailloz (Bionaz) e il lago formato dalla diga di Place-Moulin – foto di Gian Mario Navillod.

Lungo la strada che porta al Rifugio Prarayer tanta gente si ferma ad osservare una bella casa in legno che domina il lago formato dalla diga di Place-Moulin. Si tratta del rascard di Lo Noaillo, della famiglia Cheillon.

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La diga del Gran Paradiso

 

Meandri del torrente nel pianoro del Nivolet - Foto di Gian Mario Navillod.
Meandri del torrente nel pianoro del Nivolet – Foto di Gian Mario Navillod.

Il progetto della Società l’Idraulica di Milano prevedeva la costruzione di una grande diga da 180 milioni di metri cubi nel pianoro del Nivolet1 (quasi il doppio della capacità della diga di Bionaz, la più grande della Valle d’Aosta). Continua la lettura di La diga del Gran Paradiso

  1. Annibale Torrione, Il problema idroelettrico valdostano, Aosta, 1946, pag. 23 – versione digitale disponibile qui. []

L’interdetto ad Antey e Torgnon

Antey e Torgnon paesi di eretici e protestanti.

Cappella di Châtelard a Torgnon - Foto di Gian Mario Navillod.
Cappella di Châtelard a Torgnon – Foto di Gian Mario Navillod.

Il 23 gennaio 1523 il vescovo di Aosta vietò ai fedeli della sua diocesi di ascoltare i predicatori protestanti1.ma ottenni scarsi risultati, soprattutto nella Valtournenche. Continua la lettura di L’interdetto ad Antey e Torgnon

  1. Joseph-Auguste Duc, Histoire de l’église d’Aoste Tome 5, Imprimerie moderne H. Leibzig, Chatel-Saint-Denis, 1910, pag. 202 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/Histoire%20de%20l%27Eglise%20d%27Aoste%20–%20Tome%2005/index.html?search=duc%20histoire&p=204&z=1[]

Il lupo in Valle d’Aosta

Ritorno dei lupi in Valle d’Aosta

La prima coppia di lupi si è riprodotta nel Parco Nazionale del Gran Paradiso nel 2007. I lupi provenivano da due branchi differenti delle Alpi cuneesi, erano probabilmente risaliti lungo il versante francese delle Alpi ed il Vallese svizzero per poi entrare nella Valle d’Aosta dal Gran San Bernardo. La specie tornava in Valle d’Aosta dopo circa un secolo e mezzo d’assenza: uno degli ultimi lupi valdostani venne abbattuto nel 1862 in Valsavarenche.

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