Tutti gli articoli di gian
La Fiera di Sant’Orso
Cos’era la Fiera di Sant’Orso.
Da tempo immemorabile all’inizio dell’annata agraria i contadini scendevano ad Aosta per acquistare gli attrezzi di lavoro che servivano loro per il nuovo anno. Continua la lettura di La Fiera di Sant’Orso
Valdostani magnagatti
Un tempo gattare e gattari valdostani seguivano con occhio vigile il bighellonare dei coscritti intorno alle colonie feline. Un interesse che non né disinteressato né legato a necessità alimentari.
1893 La prima messa sul Monte BIanco
La prima messa sul Monte BIanco è stata celebrata da un sacerdote valdostano l’11 agosto 1893((Joseph-Marie Henry, Les premiers guides de Courmayeur, Imprimerie catholique, Aoste, 1908 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/La%20messe%20au%20Mont%20Blanc/18/index.html#zoom=z – libera traduzione dal francese di Gian Mario Navillod)).
Barbero, Bernardini e le fonti
Mia moglie mi rimprovera spesso di essere eccessivamente pignolo nel controllo delle fonti e mi prende ancora in giro per non averle creduto quando mi disse che la prima stesura de Il Milione di Marco Polo è stata scritta in francese.
Il Grenier di Clémencey
La bella storia valdostana del Grenier di Clémencey.
Questa bella storia valdostana comincia con un incontro fortunato. L’incontro tra Laura Colella e il Grenier di Clémencey. Continua la lettura di Il Grenier di Clémencey
Il labirinto di Natale
Il labirinto di Natale 2022
Dal 21 dicembre alla prossima nevicata è possibile percorrere la pista per le ciaspole più bella del mondo.
Mucche & turismo
Un curioso mito valdostano lega turismo ed allevamento: nei bar della Valle d’Aosta si sente spesso argomentare che senza gli allevatori che sono i giardinieri della montagna non ci sarebbe turismo in Valle d’Aosta.
Moglie e buoi dei paesi tuoi
Il 29 luglio 1918, il Signor *** di Brusson scriveva al cugino:
Il generale Luigi Chatrian, un valdostano illustre e dimenticato.
Il generale Luigi Chatrian, la cui famiglia era originaria di Torgnon, sosteneva che la gratitudine non è tra le virtù più diffuse in Valle d’Aosta. Come dargli torto se il suo contributo all’autonomia della Valle d’Aosta è stato dimenticato da gran parte dei valligiani. Si esprimeva così nel 1948, all’Assemblea Costituente dove venne eletto nella la lista della Democrazia Cristiana:
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