Insegnare è bellissimo, come fare la guida ambientale. Occorre però esserci portati, una maestra che non ama i suoi alunni è come una guida che non riesce a provare empatia, magari riesce a mettere insieme il pranzo con la cena ma non torna a casa dal lavoro serena.
Nella corrispondenza tra l’Abbé Trèves e Félicien Gamba si trova un passaggio rivelatore sulla qualità dei rapporti intercomunali nella Valle d’Aosta del tempo che fu.
Il falò del solstizio estivo a Gilliarey – 21 giugno 2022 – Foto di Gian Mario Navillod.
Anche quest’anno nel giorno del solstizio estivo Sua Altezza Eminentissima il Signore di Gilliarey ha riunito gli organi del governo, gli elettori, i sudditi ed i rappresentanti delle potenze vicine per la tradizionale cena di gala nel palazzo presidenziale.
Un caro amico si è sentito apostrofare con “Smettila G***, con quell’aria da parroco di campagna” ed avendo una natura più simile a quella dei bastiàn cuntrari che a quella dagli yes-man s’è messo a coltivare la terra.
La Cattedrale di Gilliarey al tramonto – Foto di Gian Mario Navillod.
Il Regno Repubblicano di Gilliarey è governato democraticamente da Sua Altezza Eminentissima il Signore di Gilliarey la cui stirpe da tempo immemorabile, ben prima degli aruspici dei Rasna chiamati dai greci Tirreni, scrutando le faville del fuoco acceso nel giorno più lungo dell’anno osserva la direzione del vento tenendo ben salda la barra e constata stupita che tale attitudine non è particolarmente diffusa tra i rappresentati delle potenze vicine, usi a cavalcare le onde ed a lasciarsi trascinare dai venti.
La tomba barbarica di Pontey, sullo sfondo il Castello Gamba di Châtillon – Foto di Gian Mario Navillod.
L’arca del diavolo di Pontey è una tomba lunga due metri e larga circa 110 cm scavata nella roccia per una profondità di circa 70 cm. L’asse maggiore è orientato in direzione est-ovest ed il fondo è inclinato verso est di circa 10 gradi. Continua la lettura di L’arca del diavolo di Pontey→
Oggi voglio raccontarvi del mio amico Edoardo, qualcuno ha già sentito la storia di Edoardo? E’ una bella storia, una storia di coraggio, di tenacia e di fortuna. Vi racconterò poi perché c’entra anche la fortuna.
Il mio amico Edoardo è nato il 27 aprile. Non vi racconto la sua infanzia, penso sia stata piuttosto animata visto che era il secondo di undici fratelli.
Questo post non riguarda gli escursionisti a cui non è mai successo, durante una piacevole escursione estiva in montagna, di essere all’improvviso bloccati da uno o più cani dall’aspetto feroce che con alti latrati e digrignìo di denti tentano di respingere il turista o di assaggiarne una gamba.
Una delle tante storie che si raccontano su Sant’Evanzio (Saint Evence) San Teodulo (Saint Théodule) e San Giuliano (Saint Julien), parla di tre fratelli appartenenti alla legione Tebea che, scampati al massacro che annientò l’intera legione, avrebbero trovato rifugio in Valle d’Aosta dove si diedero ad una vita di contemplazione nei romitaggi che portarono da allora il loro nome. Continua la lettura di La leggenda di Sant’Evanzio (Saint Evence)→