1893 La prima messa sul Monte BIanco

Il Monte Bianco fotografato dal treno Aosta Pré-Saint-Didier - Foto di Gian Mario Navillod.
Il Monte Bianco fotografato dal treno Aosta Pré-Saint-Didier – Foto di Gian Mario Navillod.

La prima messa sul Monte BIanco è stata celebrata da un sacerdote valdostano l’11 agosto 1893(1)Joseph-Marie Henry, Les premiers guides de Courmayeur, Imprimerie catholique, Aoste, 1908 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/La%20messe%20au%20Mont%20Blanc/18/index.html#zoom=z – libera traduzione dal francese di Gian Mario Navillod.

Don Jean Bonin dopo aver raggiunto la vetta del Monte BIanco nel 1890 in compagnia di don Achille Ratti (che fu eletto in seguito al soglio pontificio con il nome di papa Pio XI) cominciò a coltivare l’idea di celebrare una messa ai 4810 metri della vetta più alta d’Europa.

Il Monte Bianco dall'ex rifugio CAI della Portola intitolato a Maria d’Entrèves Gamba - Foto di Gian Mario Navillod.
Il Monte Bianco dall’ex rifugio CAI della Portola intitolato a Maria d’Entrèves Gamba – Foto di Gian Mario Navillod.

Ottenute da Roma e dal vescovo di Aosta le necessarie autorizzazioni e si procurò una lastra di pietra consacrata del peso di circa 4 kg da utilizzare come altare.

Accompagnato da don Joseph-Marie Henry raggiunse la cima il 10 agosto ma le condizioni meteo lo costrinsero a rientrare alla Cabane du Dôme.

Il Monte Bianco visto dal Ru de Charbonnière - foto di Gian Mario Navillod.
Il Monte Bianco visto dal Ru de Charbonnière – foto di Gian Mario Navillod.

L’abbé Henry in tale occasione ebbe un gentile pensiero per i medici valdostani dell’epoca: “Il vento aveva raddoppiato la sua intensità … dovevamo fermarci quasi ad ogni istante e sdraiarci sulla cresta per non essere spazzati via. In quei momenti pensavo ai poveri medici necroscopi della Valle d’Aosta che avrebbero dovuto venir sin qui a constatare la nostra morte: così per evitar loro questa pena, mi tenevo il più possibile sul versante francese.

Soldati italiani in armi sulla vetta del Monte Bianco. Primo a dx: S. Ten. Pierino Mattio.
Soldati italiani in armi sulla vetta del Monte Bianco. Primo a dx: S. Ten. Pierino Mattio.

Il giorno dopo, venerdì 11 agosto 1893 l’abbé Bonin celebrò la messa in vetta, l’abbé Henry la celebrò all’interno della Cabane du Dôme poi scesero a Chamonix per rifocillarsi e dare notizia di sé. L’ufficio postale di Chamonix ricambiò la cortesia che l’abbé Henry aveva riservato ai medici francesi:

Sono andato alla posta per spedire due telegrammi in Italia. Visto che parlavano di messa sul Monte Bianco, un impiegato mi ha chiesto: – Come, si celebra la messa sul Monte Bianco? Sì. In cima? In cima. E chi sono i sacerdoti francesi che sono saliti a celebrarla? Sono degli italiani. Dopo queste parole è scomparso. Un altro impiegato ha spedito i miei telegrammi. Avevo anche scritto due righe per L’Italia Reale: visto che non sono state pubblicate, ho pensato che grazie allo stesso spirito patriottico siano state intercettate nell’ufficio di Chamonix(2)Joseph-Marie Henry, Les premiers guides de Courmayeur, Imprimerie catholique, Aoste, 1908 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/La%20messe%20au%20Mont%20Blanc/22/index.html#zoom=z – libera traduzione dal francese di Gian Mario Navillod.

Il Monte Bianco visto dal Ru de Champlong - foto di Gian Mario Navillod.
Il Monte Bianco visto dal Ru de Champlong – foto di Gian Mario Navillod.

Post del 13.10.2022 ultimo aggiornamento 22.01.2023

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