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Ru d’Arberioz 1

Pista del Ru d'Arberioz coperta dalla vegetazione - foto di Gian Mario Navillod.
Ru d’Arberioz coperto da grigliati e lastre d’acciaio – foto di Gian Mario Navillod.

Il Ru d’Arberioz deriva le acque del torrente Grand Eyvia in destra orografica a circa 1020 metri di quota, 150 metri prima del paravalanghe Grand Bois sulla strada per Cogne. Per arrivare all’opera di presa si attraversa una zona esposta alla caduta massi, poco adatta a chi cerca una tranquilla passeggiata all’ombra del bosco.

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La Signora di Champleval

La stalla abitata di Valbounu a Issime - Foto di Gian Mario Navillod.
La stalla abitata di Valbounu a Issime – Foto di Gian Mario Navillod.

La prima notte da resistente venne passata dal comandante Bert, il tenente Andrea Pautasso, nel villaggio di Campleval di mezzo, ospite di una signora di modeste condizioni economiche ma ricca di spirito. Il comandante Bert ne ha lasciato traccia nel suo diario ricordandola con rispetto e riconoscenza, dalle sue righe emerge la sorpresa nello scoprire le condizioni di vita dei contadini valdostani nel 1943. Continua la lettura di La Signora di Champleval

Pondel 1

Canale scavato nella roccia di Pont d'Aël/Pondel nel 3 a.C. - foto di Gian Mario Navillod.
Canale scavato nella roccia di Pont d’Aël/Pondel nel 3 a.C. – foto di Gian Mario Navillod.

Il canale scavato nella roccia che alimenta il ponte acquedotto di Pont d’Aël /Pondel è uno dei segreti meglio custoditi della Valle d’Aosta ed è un vero peccato perché quest’opera, sospesa sull’orrido in fondo al quale scorrono le acque tumultuose che scendono dai ghiacciai del Gran Paradiso, incute ammirazione e rispetto per chi più di due millenni fa la progettò e la fece realizzare. Continua la lettura di Pondel 1

Ru des Vignes

Ponte acquedotto del Ru des Vignes visto dalla presa del Ru Prévôt - foto di Gian Mario Navillod.
Ponte acquedotto del Ru des Vignes visto dalla presa del Ru Prévôt – foto di Gian Mario Navillod.

Il Ru des Vignes di Roisan deriva le acque del torrente Buthier poco sopra la località Creusevì/Creusevy a circa 850 m di quota e scarica nel torrente Artanavaz ne pressi del villaggio di Rhins. Il tratto a valle dell’esile ponte acquedotto che attraversa il Buthier è stato interrotto da una frana, il ru ora scorre sottoterra in una tubazione a pressione di polietilene. Non essendo possibile attraversare in sicurezza la nicchia di distacco della frana si consiglia di accedere al ponte acquedotto dalla strada regionale n. 28 di Bionaz e alla pista di servizio dalla strada regionale n. 29 di Doues

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Le guardie forestali valdostane

L’abbé Henry1 spiega come si diventava guardia forestale nel 1228 precisando che in questo atto tra Bonifacio di Valperga vescovo di Aosta e Jacques de la Porte de Saint-Ours è contenuto il più antico riferimento alle guardie forestali della Valle d’Aosta: “… il popolo avendo dato il suo consenso, si eleggeva di comune accordo una guardia forestale, la quale prima di tutto giurava di esercitare rettamente il suo ufficio. La guardia forestale doveva essere creduta sulla parola, quando accusava un contravventore”. L’ultimo concorso per 7 agenti del Corpo forestale della Valle d’Aosta è stato bandito nel 2011  ed è costato quasi 25 000 euro2.

  1. Joseph-Marie Henry, Histoire populaire, religieuse et civile de la Vallée d’Aoste, Société éditrice valdôtaine (Imprimerie catholique), Aosta, 1929, pag. 99, versione digitale disponibile qui[]
  2. Portale dell’amministrazione regionale: https://www.regione.vda.it/amministrazione/concorsi/archivio_concorsi/procedure_concorsuali_2011_i.aspx[]

Pondel 2

Ponte acquedotto di Pont d'Aël/Pondel - foto di Gian Mario Navillod.
Ponte acquedotto di Pont d’Aël/Pondel – foto di Gian Mario Navillod.

Il ponte acquedotto di Pont d’Aël/Pondel è una delle meraviglie nascoste della Valle d’Aosta. Con un unico arco di più di 14 metri di diametro, pari a 32 cubiti romani, attraversa da duemila anni la gola scavata dal torrente Grand Eyvia. Costruito originariamente per portare l’acqua dei ghiacciai alle pendici assolate a valle di Pondel e, si pensa, alle cave di marmo bardiglio, venne probabilmente abbandonato a causa del crollo di un tratto di canale scavato nella roccia a monte del villaggio .

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