
L’opera di presa sul torrente Chalamy da sola vale il viaggio: ci si trova avvolti da schizzi d’acqua limpidissima e circondati da una foresta balsamica, nel cuore del Parco Regionale del Mont Avic. Continua la lettura di Ru de Chevrère et Montjovet
L’opera di presa sul torrente Chalamy da sola vale il viaggio: ci si trova avvolti da schizzi d’acqua limpidissima e circondati da una foresta balsamica, nel cuore del Parco Regionale del Mont Avic. Continua la lettura di Ru de Chevrère et Montjovet
Un anziano signore di Donnas mi ha raccontato che gli splendidi muri in pietra che sostengono le vigne di Donnas furono costruiti dagli abitanti di Champorcher in cambio del solo vitto. Secondo Vilma Jacquin furono costruiti dagli abitanti di Champdepraz, noti per la loro abilità di muratori. Continua la lettura di I muri fatti con la polenta
Sono pazzi questi valdostani è il titolo dell’articolo di Enrico Tognan nel quale sono raccolte delle notizie divertenti tratte da vecchi giornali valdostani. Continua la lettura di Sono pazzi questi valdostani: il culto del letame
La mia mamma ama la genealogia quanto Andrea Camilleri amava il mare. Continua la lettura di Covid-19 in Valle d’Aosta
Secondo la testimonianza di P.F.J. nato nel 1916, le più belle vigne di Bard Continua la lettura di Le più belle vigne di Bard
Il cervo è arrivato in Valle d’Aosta dalla Svizzera. Verso il 1980 si è cominciato parlare di questo splendido animale che crea però qualche problema agli alberi: mentre il capriolo è molto più piccolo e solo eccezionalmente ne assaggia la corteccia, il cervo, come la capra d’altronde, non la disdegna.
Le essenze preferite sono l’abete rosso, il frassino e il faggio1. Le morsicature sono visibili fino ad altezza d’uomo, se la corteccia è poco aderente al tronco il cervo ne può staccare lembi anche ad un’altezza superiore.
Il Ru d’Arc derivava le acque del Torrente Farcoz a circa 1900 metri di quota e terminava la sua corsa sotto l’Arp-du-Jeu a 1825 metri di quota, all’incrocio con la vecchia strada militare di Bosses Crevacol. Negli ultimi due chilometri l’acqua scorre a cielo aperto affiancata da una strada sterrata dove le auto passando di rado e le buche si fanno via via più profonde. Continua la lettura di Ru d’Arc
Quando il vetro costa troppo le famiglie povere trovano soluzioni alternative. Tra le righe di un bel libro di montagna si scopre un uso inconsueto del budello di mucca. Continua la lettura di Quando il vetro costa troppo
Il Ru Châtaigne, chiamato anche Ru Trambeyere o Ru Trambésère-Champorcher, derivava le acque del torrente Ayasse nei pressi del villaggio di Châtaigne ed irrigava i terreni nei Comuni di Pontboset, Hône e Bard. Ora scorre in una conduttura a pressione. È rilassante camminare lungo il vecchio alveo abbandonato nel bosco sopra il borgo di Pont-Boset per scoprire le tante varietà di castagne che si coltivavano un tempo.
Nel cuore del Parco del Mont Avic il lago della Serva/Servaz è la meta ideale per chi cerca il silenzio e pace lontano dalle strade, dai tralicci dell’alta tensione e dagli impianti di risalita. Continua la lettura di Il Lago Serva/Servaz con le ciaspole