Secondo la testimonianza di P.F.J. nato nel 1916, le più belle vigne di Bard Continua la lettura di Le più belle vigne di Bard
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Cervo
Il cervo è arrivato in Valle d’Aosta dalla Svizzera. Verso il 1980 si è cominciato parlare di questo splendido animale che crea però qualche problema agli alberi: mentre il capriolo è molto più piccolo e solo eccezionalmente ne assaggia la corteccia, il cervo, come la capra d’altronde, non la disdegna.
Le essenze preferite sono l’abete rosso, il frassino e il faggio1. Le morsicature sono visibili fino ad altezza d’uomo, se la corteccia è poco aderente al tronco il cervo ne può staccare lembi anche ad un’altezza superiore.
Ru d’Arc
Il Ru d’Arc derivava le acque del Torrente Farcoz a circa 1900 metri di quota e terminava la sua corsa sotto l’Arp-du-Jeu a 1825 metri di quota, all’incrocio con la vecchia strada militare di Bosses Crevacol. Negli ultimi due chilometri l’acqua scorre a cielo aperto affiancata da una strada sterrata dove le auto passando di rado e le buche si fanno via via più profonde. Continua la lettura di Ru d’Arc
Quando il vetro costa troppo
Quando il vetro costa troppo le famiglie povere trovano soluzioni alternative. Tra le righe di un bel libro di montagna si scopre un uso inconsueto del budello di mucca. Continua la lettura di Quando il vetro costa troppo
Ru Châtaigne
Il Ru Châtaigne, chiamato anche Ru Trambeyere o Ru Trambésère-Champorcher, derivava le acque del torrente Ayasse nei pressi del villaggio di Châtaigne ed irrigava i terreni nei Comuni di Pontboset, Hône e Bard. Ora scorre in una conduttura a pressione. È rilassante camminare lungo il vecchio alveo abbandonato nel bosco sopra il borgo di Pont-Boset per scoprire le tante varietà di castagne che si coltivavano un tempo.
Il Lago Serva/Servaz con le ciaspole
Nel cuore del Parco del Mont Avic il lago della Serva/Servaz è la meta ideale per chi cerca il silenzio e pace lontano dalle strade, dai tralicci dell’alta tensione e dagli impianti di risalita. Continua la lettura di Il Lago Serva/Servaz con le ciaspole
OsmAnd: primi passi
I primi passi con OsmAnd.
In questo post vi ho spiegato come scaricare OsmAnd, un’applicazione gratuita che premette di tenere sul vostro telefonino la mappa dei sentieri della Valle d’Aosta basata su OpenStreetMap.
La mappa è disegnata da volontari è può contenere degli errori, per questo motivo il comune di Chamois aveva incaricato la guida ambientale André Navillod di studiare 21 itinerari con le ciapole, di aggiornare la mappa di OpenStreetMap e di mettere a disposizione di tutti i ciaspolatori le tracce nel formato *.gpx. Continua la lettura di OsmAnd: primi passi
Global warming
Stamattina due belle notizie a Chamois, l’unico comune delle Alpi dove si vive senza auto. Continua la lettura di Global warming
La contessa di Challant a Chamois
Racconto spesso ai miei ospiti il viaggio indimenticabile fatto dalla contessa di Challant nel 1691 mentre il marito si recava per lavoro a Torino. Continua la lettura di La contessa di Challant a Chamois
Il Ru de Joux di Nus
Nel primo dopoguerra il Ru de Joux, che in alcuni testi1 è indicato come uno dei ru più antichi della Valle d’Aosta, venne intubato e la parte più pericolosa ed esposta venne bypassata con un tunnel lungo quasi due chilometri che attraversa la montagna tra la Becca di Avert e la Cima Longhede. La galleria non è percorribile ma la pista forestale costruita a fianco della condotta consente di pedalare senza fatica in un bosco ricco di essenze balsamiche.
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- Maria Cristina Ronc, La valle del Cervino, Torino 1990, pag. 69; Giovanni Vauterin ne Gli antichi rû della Valle d’Aosta, Le Château Edizioni, Aosta, 2007, ISBN 88-7637-057-9, pag. 71, invita a riflettere su di una possibile esistenza del ru a metà del 1200, un successivo abbandono ed una nuova infeudazione del 12 giugno 1432 citata da Ezio Emerico Gerbore.[↩]