Archivi categoria: Curiosità della Valle d’Aosta

A Fenis si trovavano le fucine dei Salassi?

Nella frazione di Misérègne del comune di Fenis si trova un grosso deposito di scorie prodotte dalla lavorazione del rame. Agli inizi del XX secolo era stimato in circa 40’000 metri cubi ma studi più recenti inducono ad aumentare tale stima.

La datazione con il carbonio 14 di due pezzi di carbone inclusi in due campioni distinti di scorie ha dato risultati inattesi: un campione data  del secondo secolo a. C.  e l’altro del terzo secolo a. C.

Studi archeologici più approfonditi potrebbero determinare per quanto tempo i Salassi coltivarono le miniere di rame prima di essere sconfitti dall’esercito romano.

Bibliografia

Luca Toffolo, Studio dell’antico sito metallurgico di Misérègne (Fénis, AO): la miniera, le scorie, tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Padova, a. a. 2012/13, pag. 105. Versione digitale disponibile qui.

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Silvana Martin, L’antica metallurgia del rame in Valle D’Aosta. Casus studi

Riprese TV a Chamois

Intervista ad Attilio Ducly il decano dei maestri di sci di Chamois - 11 settembre 2017 - Foto di Gian Mario Navillod.
Intervista ad Attilio Ducly il decano dei maestri di sci di Chamois – 11 settembre 2017 – Foto di Gian Mario Navillod.

Una nota azienda televisiva, di cui non si può rivelare il nome per ragioni legate alla pubblicità, ha inviato i suoi uomini di punta, selezionati sulla base del loro curriculum alpinistico, per due giorni di riprese nel comune più alto della Valle d’Aosta.

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Il bilancio della Regione

Il campanile di Chamois a fine febbraio - Foto di Gian Mario Navillod.
Il campanile di Chamois a fine febbraio – Foto di Gian Mario Navillod.

Sul finire del 2015 la Regione Autonoma della Valle d’Aosta, 130 000 abitanti si è improvvisamente scoperta povera: l’amministrazione regionale ha annunciato tagli in tutti i settori e i giornali hanno titolato “non ci sono più soldi“.

Sono andato a vedere cosa succede nel bilancio della provincia Autonoma di Trento, 540 000 abitanti. Continua la lettura di Il bilancio della Regione

Bella gente in Valle d’Aosta

Ricerca dell'equilibrio al lago del Goillet - Foto di Gian Mario Navillod.
Ricerca dell’equilibrio al lago del Goillet – Foto di Gian Mario Navillod.

Ogni tanto camminando sui sentieri della Valle d’Aosta una domanda sorge spontanea: perché mai un’attività che fa tanto bene all’anima e al corpo è diventata una pratica riservata ad un’elite di pochi appassionati? Perché si parla tanto della sicurezza in montagna e poco dell’avventura, del piacere, della bellezza di arrampicare, camminare o nuotare in montagna?

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La BV della Valle d’Aosta

Laura Colella e il Grenier di Clémencey - Foto di Eric Navillod.
Laura Colella e il Grenier di Clémencey. Come dormire sotto il Grenier medievale più bello della Valle d’Aosta – Foto di Eric Navillod.

La Bella Via della Valle d’Aosta ovvero la Bella Vita della Valle Aosta, oppure chissà … credo non sia ancora definitivo il nome del prodotto che raccoglierà in un unico pacchetto turistico le eccellenze della regione più alta d’Italia raccolte attorno ad un percorso ad anello tra la Via Francigena e le Alte Vie.

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L’ultimo attacco al castello di Ussel

Tramonto sul castello di Ussel, sullo sfondo il castello di Cly - Foto di Gian Mario Navillod.
Tramonto sul castello di Ussel, sullo sfondo il castello di Cly – Foto di Gian Mario Navillod.

L’ultimo attacco al castello di Ussel  è stato condotto in tempi relativamente recenti. Risale al 3 ottobre del 1944. Lo ricorda Charles Passerin d’Entrèves nel suo libro sulla resistenza “La tempëta dessu noutre montagne“.

“È stata una smargiassata delle nuove truppe alpine, sbarcate fresche fresche in Valle d’Aosta, di ritorno dalla Germania, dove hanno imparato la Kultur e che vogliono dimostrare la loro bravura. L’oscuro castello di Ussel erge i suoi muri e i suoi merli bruniti e patinati dal tempo proprio di fronte a Châtillon. Questo vecchio nido d’aquila  è da secoli abitato solo da sparvieri, gufi e topi. È un monumento nazionale. Che importa! È un bersaglio magnifico per provare i nuovi pezzi in dotazione a questi alpini bastardi. All’entrata del borgo, arrivando da Saint-Vincent, i piccoli cannoni sono messi in batteria. Quattro, cinque salve partono rapide verso Ussel: un solo colpo raggiunge l’obiettivo: una pietra della torre nord-ovest del castello va in frantumi.”

Libera traduzione dall’originale francese di Gian Mario Navillod.

Charles Passerin d’Entrèves, La tempëta dessu noutre montagne, Institut historique de la  résistence en Vallée d’Aoste, Aoste 1975, pag. 128, 129.