Archivi categoria: Curiosità della Valle d’Aosta

Il castello di Cly e l’acqua corrente

Castello di Cly dal Ru Marseiller - Foto di Gian Mario Navillod.
Castello di Cly dal Ru Marseiller – Foto di Gian Mario Navillod.

Il castello di Cly, a partire almeno dal XIV secolo, era dotato di acqua corrente. Circa seicento metri di tubi di legno incastrati l’uno nell’altro portavano l’acqua dalla sorgente posta sul fianco della valle al cocuzzolo dove sorge il castello tramite un sifone profondo una ventina di metri1.

Di conti della castellania di Cly pubblicati da Ezio Gerbore2 risulta che nel 1378 vennero scavate trecento tese di fossato “trecentum teysarum fossatorum factorum pro fonte conducendo in castro domini Cly” per la posa dei bornelli ricavati da cinquecento tronchi di pino silvestre “quingentorum tronczonorum deysie pro faciendo bornellos ad ducendum aquam

Post del 17.03.2021 ultimo aggiornamento 26.09.2021

  1. Ezio Gerbore, Quelques particularités sur l’utilisation des eaux dans le moyen age valdotain, Saint-Nicolas, 2001, versione digitale disponibile qui[]
  2. Ezio Gerbore, Bruno Orlandoni, Il Castello di Cly, Le Chateau Edizioni, Aosta 1998, ISBN 88-87214-13-1, pag. 73 e segg.[]

Non tutti i ru riescono al primo colpo

Cascatelle lungo il Ru Courtaud/Courtod - Foto di Gian Mario Navillod.
Cascatelle lungo il Ru Courtaud/Courtod – Foto di Gian Mario Navillod.

Almeno una volta la costruzione di un ru non riuscì al primo colpo. Scrive Ezio Emerico Gerbore che nel 1459 il conte Giacomo di Challant accusò i costruttori del Ru Courtaud di aver travalicato la concessione fatta nel 1393 da Ebalo di Challant e di aver edificato due canali al posto dell’unico autorizzato.

Continua la lettura di Non tutti i ru riescono al primo colpo

Quando la stagione a Pila cominciava a fine novembre

In La Stampa della sera del 22 novembre 1934 (Versione digitale disponibile qui)  Toni Ortelli, impiegato alla Cogne e autore de La Montanara, racconta del suo sopralluogo a Pila, domenica 18 novembre 1934, per poter scrivere con sicurezza ai lettori che “da oggi la stagione invernale è cominciata; salite pure senza preoccupazione e tornerete soddisfatti“. Continua la lettura di Quando la stagione a Pila cominciava a fine novembre

La Signora di Champleval

La stalla abitata di Valbounu a Issime - Foto di Gian Mario Navillod.
La stalla abitata di Valbounu a Issime – Foto di Gian Mario Navillod.

La prima notte da resistente venne passata dal comandante Bert, il tenente Andrea Pautasso, nel villaggio di Campleval di mezzo, ospite di una signora di modeste condizioni economiche ma ricca di spirito. Il comandante Bert ne ha lasciato traccia nel suo diario ricordandola con rispetto e riconoscenza, dalle sue righe emerge la sorpresa nello scoprire le condizioni di vita dei contadini valdostani nel 1943. Continua la lettura di La Signora di Champleval

Le guardie forestali valdostane

L’abbé Henry1 spiega come si diventava guardia forestale nel 1228 precisando che in questo atto tra Bonifacio di Valperga vescovo di Aosta e Jacques de la Porte de Saint-Ours è contenuto il più antico riferimento alle guardie forestali della Valle d’Aosta: “… il popolo avendo dato il suo consenso, si eleggeva di comune accordo una guardia forestale, la quale prima di tutto giurava di esercitare rettamente il suo ufficio. La guardia forestale doveva essere creduta sulla parola, quando accusava un contravventore”. L’ultimo concorso per 7 agenti del Corpo forestale della Valle d’Aosta è stato bandito nel 2011  ed è costato quasi 25 000 euro2.

  1. Joseph-Marie Henry, Histoire populaire, religieuse et civile de la Vallée d’Aoste, Société éditrice valdôtaine (Imprimerie catholique), Aosta, 1929, pag. 99, versione digitale disponibile qui[]
  2. Portale dell’amministrazione regionale: https://www.regione.vda.it/amministrazione/concorsi/archivio_concorsi/procedure_concorsuali_2011_i.aspx[]

Le tendopolis in Valle d’Aosta

La prima tenda di Edward Whymper al Colle del Leone.
La prima tenda di Edward Whymper al Colle del Leone (vedi il post Il mio amico Edoardo).

L’abbé Henry1 descrive la nascita dei primi campeggi aperti al pubblico in alta montagna, eredi dei campeggi reali inaugurati da Re Vittorio Emanuele II per la caccia allo stambecco.

Continua la lettura di Le tendopolis in Valle d’Aosta

  1. Joseph-Marie Henry, Histoire populaire, religieuse et civile de la Vallée d’Aoste, Société éditrice valdôtaine (Imprimerie catholique), Aosta, 1929 pag. 372, versione digitale disponibile qui[]