Lavar le balle al toro

Lavar le balle al toro((pag. 55)), secondo il racconto di Albino Imperial, doveva essere fatto il 2 di agosto dal lapaboura, il più giovane lavoratore dell’alpeggio.

Ecco come lo ricorda Bino, lapaboura all’età di 10 anni, nel 1954 nell’alpeggio di Chacard sopra Aosta.

“(Bino visto che non lo hai fatto prima, almeno il giorno della desarpa dovresti lavare le “balle” al toro); me lo dissero più che altro per provocarmi ma io, sull’onda dell’entusiasmo di quei giorni, accettai l’impegno” ((pag. 80))

“Feci intiepidire sul fuoco un secchio d’acqua e andai verso la stalla con il secchio e uno straccetto in mano deciso a rispettare i patti. Mi misi dietro al toro al quale feci una carezza sul dorso per entrare in contatto, poi, tenendomi ad una certa distanza, per evitare eventuali contraccolpi, iniziai l’operazione: con delicatezza passai lo straccetto intinto nell’acqua tiepida sui suoi testicoli senza ricevere nessun segnale particolare dall’interessato che si spostò comunque un po’ più di fianco e si limitò a guardarmi come a dire: che stai facendo? Mien e Berto che mi avevano seguito a distanza per vedere la scena annuirono soddisfatti con la testa: la missione era finalmente conclusa!”((pag. 82))

Che ne è stato di Bino?

Si è laureato in fisica ed ha collaborato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stato ricercatore all’università di Ginevra e docente all’Università della Valle d’Aosta.

Tratto da: Albino Impérial, Lapaboura quell’estate in alpeggio a dieci anni, Tipografia Duc, 2014, Saint-Christophe, ISBN 978-88-87677-67-6

Il lago del Miage

Il lago del Miage nell'estate 2006 - Foto di Gian Mario Navillod.
Il lago del Miage nell’estate 2006 – Foto di Gian Mario Navillod.

Partenza: 1723 m
Arrivo: 2016 m
Quota massima: 2030 m circa
Dislivello in salita: 300 m circa

Andata: 1h20
Ritorno: 1h00
Totale: 2h20

Difficoltà: E
Segnavia: 18A.

Tratti difficili: no
Tratti esposti: sì
Ombra: parziale

pericolo caduta massi: sì

Da vedere: la morena del ghiacciaio del Miage, i colori della Dora di Veny, le Pyramides Calcaires, il ghiacciaio del Miage Continua la lettura di Il lago del Miage

Toponimi curiosi

Antecima della Tête-Entre-Deux-Sex e Grandes Jorasses - Foto di Gian Mario Navillod.
Antecima della Tête-Entre-Deux-Sex e Grandes Jorasses – Foto di Gian Mario Navillod.

Consultando la carta tecnica regionale della Regione Autonoma della Valle d’Aosta è possibile imbattersi in toponimi curiosi: consiglio agli interessati di consultare la CTR pubblicata in internet a questo indirizzo: http://geonavsct.partout.it/pub/geosentieri/.

Stralcio dalla carta tecnica regionale © della Regione Autonoma della Valle d’Aosta ( http://geonavsct.partout.it/pub/geosentieri/) coordinate UTM-ED50 347’810-5’077’330
Stralcio dalla carta tecnica regionale © della Regione Autonoma della Valle d’Aosta ( http://geonavsct.partout.it/pub/geosentieri/) coordinate UTM-ED50 347’810-5’077’330

Selezionando “Carta CTR” e scala 1:10’000 alle coordinate (UTM-ED50 347’810-5’077’330) compare una Tete-Entre-Deux-Sex che si accompagna al Pas-Entre-Deux-Sex, ai Lacs Entre-Deux-Sex ed al Torrent Entre-Deux-Sex, quattro toponimi che suonerebbero in italiano “Testa tra Due Sessi, Passo tra Due Sessi, Laghi tra Due Sessi e Torrente tra Due Sessi”. Continua la lettura di Toponimi curiosi

Il notaio e la strega

Il castello di Saint-Germain di Montjovet dove venne imprigionata la strega Caterina de Chynal - foto di Gian Mario Navillod.
Il castello di Saint-Germain di Montjovet dove venne imprigionata la strega Caterina de Chynal – foto di Gian Mario Navillod.

Nel 1449 Caterina de Chynal venne accusata dal Tribunale dell’Inquisizione di essere una strega e di aver provocato con i suoi poteri la morte del parroco di Montjovet. Il notaio Pantaleone Mistralis chiese di assumere la sua difesa e venne autorizzato a farlo a patto che si facesse carico delle spese del processo e di custodia dell’inquisita che era sua madre.

Pier-Giorgio Crétier, Notai a Saint-Vincent nel corso dei secoli, Saint-Vincent, 2007 Continua la lettura di Il notaio e la strega

Vi sono dei popoli fatti per illuminare il mondo?

“… Il y a des peuples qui sont comme des flambeaux : ils sont faits pour éclairer((Nel testo di Momigliano Levi: “illuminer” NdR)) le monde. En général ce ne sont pas de grands peuples par le nombre : ils le sont parce qu’ils portent en eux la vérité et l’avenir…” “… vi sono dei popoli che sono come delle fiaccole: sono fatti per illuminare il mondo. Generalmente non sono dei grandi popoli a causa del loro numero: lo sono perché portano in essi la verità e l’avvenire …”

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