Per ben 36 anni la prima regina d’Italia, Margherita di Savoia, nata nel 1851, passò le vacanze a Gressoney-Saint-Jean.
Continua la lettura di La regina Margherita e le tre versioni dell’incidente
Per ben 36 anni la prima regina d’Italia, Margherita di Savoia, nata nel 1851, passò le vacanze a Gressoney-Saint-Jean.
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Il crollo del Ponte Romano di Saint-Vincent raccontato da Giuseppe Francesco Baruffi, docente universitario e deputato del Regno, nato nel 1801.
L’imitazione della Marsigliese venne composta da Cerlogne nel 1887 e pubblicata il 16 aprile 1889. Nel quaderno in cui riporta la cronologia delle sue opere dal 1859 al 1900 l’autore riporta la seguente nota:
Andrea Pautasso, detto il Comandante Bert durante la resistenza, nato a Bra il 29 giugno 1911 – morto a Torino il 27 luglio 1985.
La penna a tratti corrosiva dell’Abbé Trèves sintetizza l’ascesa e la caduta del primo Presidente della Lega Antialcoolica Valdostana tra maggio 1912, il mese della Vergine e settembre 1913, quello della vendemmia.
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Nel numero di aprile 1925 della rivista del CAI si dà notizia della prossima entrata in esercizio dei quattro bivacchi del Club Alpino Accademico Italiana, l’associazione che riunisce gli alpinisti che vanno in montagna senza l’aiuto delle guide.
Lungo la strada che porta al Rifugio Prarayer tanta gente si ferma ad osservare una bella casa in legno che domina il lago formato dalla diga di Place-Moulin. Si tratta del rascard di Lo Noaillo, della famiglia Cheillon.
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L’edizione del 1 ottobre 1902 del settimanale Le Duché d’Aoste dedicò la prima pagina alla posa della Croce del Redentore sul Monte Cervino1.
Su impulso del direttore del Gran Seminario di Aosta e del parroco di Valtournenche vennero raccolti 90 franchi a Zermatt e 200 lire a Valtournenche, le guide alpine di Valtournenche si impegnarono per il trasporto e e la posa della croce gratis et amore Dei.
L’opera forgiata ad Aosta Joseph/Giuseppe Bono su disegno del canonico Vescoz fu benedetta dal vescovo e portata agli inizi di giugno 1901 a Valtournenche. Esposta alla venerazioni dei fedeli il 29 giugno, San Pietro, venne poi smontata in 5 pezzi di una quindicina di chili ciascuno che 12 guide portarono a settembre fino alla capanna Principe Luigi2 dove si dovette lasciarla a causa del maltempo.
Ad agosto e settembre 1902 si fecero due ulteriori tentativi sempre interrotti dal maltempo. Il 213 settembre quattro guide Maquignaz iniziarono l’ascesa, nella mattinata successiva scavarono i tre buchi per fissare la croce. La sera, di ritorno al rifugio, trovarono don Auguste/Augusto Carrel che si proponeva di celebrare la messa in vetta e le tre guide che lo avevano accompagnato. Gli alpinisti partirono il 23 settembre alla luce della luna, ai piedi della scala Jordan raccolsero i pezzi della croce lasciati lì la vigilia e alle 9 del mattino raggiunsero la vetta. Costuirono un piccolo muro a secco per adagiarvi croce e su questa deposero la pietra benedetta per celebrare la messa, all’inizio della funzione le nubi che coprivano il fondovalle si aprono e con i cannocchiali fu possibile assistere alla cerimonia da Zermatt e da Valtournenche. All’una del pomeriggio la croco era già saldamente infissa e gli alpinisti poterono iniziare la discesa rientrando a Breuil/Cervinia all’imbrunire.
La croce era alta 2.8 metri e pesava 85 chilogrammi, sui due bracci si leggevano i nomi delle due parrocchie: Praborne (Zermatt) e Valtournenche. Venne protetta con un parafulmine contro i lampi e con una vernice speciale la psiergamona[Sic!]4 contro l’ossidazione.
La riduzione e traduzione in italiano dell’articolo è stata pubblicata nella Rivista del CAI5.
Scriveva l’Abbé Henry più di cent’anni fa1:
“Il Tour del Monte Bianco è stato per lungo tempo la gita classica delle prime guide a piedi 2 o con il mulo di Courmayeur 3. Aver fatto il Tour del Monte Bianco era la condizione imprescindibile per diventare guida.
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Preghiera per guarire le infiammazioni delle piaghe di Caterina di Chynal condannata per stregoneria nel 1449.
“Beneyta fu ly houra que diou fu na et sita si ly pleit ansy en nom dou pare et dou fil et dou sent experit. Amen“1 Continua la lettura di Il secret di Caterina de Chynal