La prima coppia di lupi si è riprodotta nel Parco Nazionale del Gran Paradiso nel 2007. I lupi provenivano da due branchi differenti delle Alpi cuneesi, erano probabilmente risaliti lungo il versante francese delle Alpi ed il Vallese svizzero per poi entrare nella Valle d’Aosta dal Gran San Bernardo. La specie tornava in Valle d’Aosta dopo circa un secolo e mezzo d’assenza: uno degli ultimi lupi valdostani venne abbattuto nel 1862 in Valsavarenche.
Scudo sabaudo e nodo Savoia nel borgo di Antey – Foto di Gian Mario Navillod.
Fino al sedicesimo secolo, quando iniziò ciò che gli studiosi di climatologia storica hanno definito la piccola età glaciale, si teneva ad Antey un’importante fiera frequentata anche dagli svizzeri di Praborne, l’attuale Zermatt, che arrivavano ad Antey attraversando il colle del Teodulo. Dove oggi vi sono solo ghiacci e impianti di sci in età romana e nel medioevo passava un’importante via di comunicazione tra il Mediterraneo e il Mare del Nord.
La Barma dei Partigiani sul sentiero del Potzon – Foto di Gian Mario Navillod.
Da Antey si raggiungono con brevi passeggiate due barme dei partigiani. Siamo nel cuore delle Alpi circondati dalla vette più alte della catena montuosa che ha dato il nome all’alpinismo, perciò sono passeggiate in salita, occorre un po’ di fiato per arrivarci. Continua la lettura di I fatti e le interpretazioni→
Il belvedere di Gilliarey – Foto di Gian Mario Navillod.
“Quando è stato istituito il ducato di Aosta?” Alla domanda innocente di un giovane studente vien da rispondere diamo un’occhiata a Wikipedia che indica il 15361. Invece la Treccani propende per il 1238 2.
Targa dedicata all’Abbé Gorret, sacerdote, alpinista e penna finissima – Foto di Gian Mario Navillod.
Toponomastica valdostana: nomi diversi per indicare gli stessi luoghi
Un egregio signore o una gentile signora usando lo pseudonimo di ComitéNosAccents che in italiano suonerebbe come ComitatoNostriAccenti mi ha segnalato che: “Hérin si scrive con l’accento, per legge. Potresti cortesemente correggere tutti gli Hérin sbagliati che hai aggiunto?[in OpenStreetMap NdR]”
Il rascard quattrocentesco di Novailloz (Bionaz) e il lago formato dalla diga di Place-Moulin – foto di Gian Mario Navillod.
Grazie ad un’intuizione di Claudine Remacle, la studiosa che ha dedicato la vita allo studio dell’architettura rurale valdostana, dal 19901 la Regione Autonoma della Valle d’Aosta ha finanziato degli studi per datare le vecchie costruzioni in legno della Valle d’Aosta e con grande sorpresa si è scoperto che almeno una ventina grenier valdostani sono stati costruiti prima della scoperta dell’America.
Arrivando a Cleyva-Bella Clevabella di Chamois – Hic manebimus optime – Foto di Gian Mario Navillod.
Il villaggio di Cleyva-Bella/Clevabella di Chamois era un villaggio salasso?
Per ora non è possibile affermarlo con certezza, in loco si vedono alcuni rozzi allineamenti di pietre che solo l’occhio e la penna di Francesco Corni riescono far rivivere magicamente. Continua la lettura di Il villaggio di Cleyva-Bella→
Il lago ed il ghiacciaio di Goletta nel 1985. Foto cortesia di Marco Brancolini – Ogni diritto riservato.
Nelle valli alpine gli effetti del riscaldamento globale sono tangibili: nella Valle del Cervino la pista di fondo della mia giovinezza non esiste più perché a 1000 metri di quota la neve è un’apparizione sempre più rara.