Archivi categoria: Curiosità della Valle d’Aosta

Imitation de La Marseillaise

Monumento dedicato all'Abbé Jean Baptiste Cerlogne nel comune di Saint Nicolas. La dedica recita:“AU · FÉLIBRE VALDÔTAIN · JEAN BAPTISTE · CERLOGNE · QUI CHANTA · LA VALLÉE D'AOSTE · DANS LE DIALECTE · DE SES ANCÊTRES · LE PAYS NATAL · LES AMIS · LES ADMIRATEURS · 1914” “Al · felibro* valdostano · Jean Baptiste · Cerlogne · che cantò · la Valle d'Aosta · nel dialetto · dei suoi avi · il paese natale · gli amici · gli ammiratori · 1914” felibro: scrittore moderno di lingua occitana (NdT) Il giornale Le Pays d'Aoste del 7 agosto 1914 propose la seguente correzione dell'iscrizione dedicata a Cerlogne, per “non rendere eterna, nel marmo, l'ignoranza della nostra lingua francese” “dans le dialecte de ses ancêtres, son Pays natal, ses amis, ses admirateurs” - Foto di Gian Mario Navillod
Monumento dedicato all’Abbé Jean Baptiste Cerlogne nel comune di Saint Nicolas. – Foto di Gian Mario Navillod

Imitation de La Marseillaise
La Marseillaise

di Jean Baptiste Cerlogne

L’imitazione della Marsigliese venne composta da Cerlogne nel 1887 e pubblicata il 16 aprile 1889. Nel quaderno in cui riporta la cronologia delle sue opere dal 1859 al 1900 l’autore riporta la seguente nota:

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Ascesa e discesa del primo Presidente della Lega Antiacoolica Valdostana.

 

L'Oratorio di Gilliarey, il belvedere che preferisco in tutta la Valtournenche - Foto di Gian Mario Navillod.
L’Oratorio di Gilliarey, uno straodinario belvedere nella Valle del Cervino – Foto di Gian Mario Navillod.

La penna a tratti corrosiva dell’Abbé Trèves sintetizza l’ascesa e la caduta del primo Presidente della Lega Antialcoolica Valdostana tra maggio 1912, il mese della Vergine e settembre 1913, quello della vendemmia.

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Il rascard quattrocentesco della diga di Bionaz

Il rascard quattrocentesco di Novailloz (Bionaz) e il lago formato dalla diga di Place-Moulin - foto di Gian Mario Navillod.
Il rascard quattrocentesco di Novailloz (Bionaz) e il lago formato dalla diga di Place-Moulin – foto di Gian Mario Navillod.

Lungo la strada che porta al Rifugio Prarayer tanta gente si ferma ad osservare una bella casa in legno che domina il lago formato dalla diga di Place-Moulin. Si tratta del rascard di Lo Noaillo, della famiglia Cheillon.

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La Croce del Cervino

L’edizione del 1 ottobre 1902 del settimanale Le Duché d’Aoste dedicò la prima pagina alla posa della Croce del Redentore sul Monte Cervino(1)Le Duché d’Aoste, 1.10.1902, pag. 1 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/Le%20Duche%20d%27Aoste/1902-10-01_Le_Duch%c3%a9_d%27Aoste/index.html#1/z.
Su impulso del direttore del Gran Seminario di Aosta e del parroco di Valtournenche vennero raccolti 90 franchi a Zermatt e 200 lire a Valtournenche, le guide alpine di Valtournenche si impegnarono per il trasporto e e la posa della croce gratis et amore Dei.
L’opera forgiata ad Aosta Joseph/Giuseppe Bono su disegno del canonico Vescoz fu benedetta dal vescovo e portata agli inizi di giugno 1901 a Valtournenche. Esposta alla venerazioni dei fedeli il 29 giugno, San Pietro,  venne poi smontata in 5 pezzi di una quindicina di chili ciascuno che 12 guide portarono a settembre fino alla capanna Principe Luigi(2)La capanna Principe Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi costruita a 3840 metri di quota lungo la via italiana a Cervino venne ceduta dal Club Alpino Italiano alla Società Guide del Cervino nel 1995, smontata nell’estate 2004, è stata restaurata e rimontata a Cervinia nella piazzetta delle Guide . dove si dovette lasciarla a causa del maltempo.
Ad agosto e settembre 1902 si fecero due ulteriori tentativi sempre interrotti dal maltempo. Il 21(3)Nell’articolo è riportato il 22, presumibilmente un refuso settembre quattro guide Maquignaz iniziarono l’ascesa, nella mattinata successiva scavarono i tre buchi per fissare la croce. La sera, di ritorno al rifugio,  trovarono don Auguste/Augusto Carrel che si proponeva di celebrare la messa in vetta e le tre guide che lo avevano accompagnato. Gli alpinisti  partirono il 23 settembre alla luce della luna, ai piedi della scala Jordan  raccolsero i pezzi della croce lasciati lì la vigilia e alle 9 del mattino raggiunsero la vetta. Costuirono un piccolo muro a secco per adagiarvi croce e su questa deposero la pietra benedetta per celebrare la messa, all’inizio della funzione le nubi che coprivano il fondovalle si aprono e con i cannocchiali fu possibile assistere alla cerimonia da Zermatt e da Valtournenche. All’una del pomeriggio la croco era già saldamente infissa e gli alpinisti poterono iniziare la discesa rientrando a Breuil/Cervinia all’imbrunire.
La croce era alta 2.8 metri e pesava 85 chilogrammi, sui due bracci si leggevano  i nomi delle due parrocchie: Praborne (Zermatt) e Valtournenche. Venne protetta con un parafulmine contro i lampi e con una vernice speciale la psiergamona[Sic!](4)Presumibilmente Psicroganoma vernice smalto inalterabile una preparazione speciale della ditta Ratti e Paramatti di Torino contro l’ossidazione.
La riduzione e traduzione in italiano dell’articolo è stata pubblicata nella Rivista del CAI(5)Rivista del CAI, settembre 1902 vol. XXI, n. 9, pag 316 – versione digitale disponibile qui: https://tecadigitale.cai.it/periodici/PDF/Rivista%20mensile/CAI_Rivista%20mensile%20del%20CAI_021_009_1902.pdf#page=29.

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Guide e Tour del Monte Bianco

Il Monte Bianco visto dal Ru de Champlong - foto di Gian Mario Navillod.
Il Monte Bianco visto dal Ru de Champlong – foto di Gian Mario Navillod.

Scriveva l’Abbé Henry più di cent’anni fa(1)Joseph-Marie Henry, Les premiers guides de Courmayeur, Imprimerie catholique, Aoste, 1908 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/Les%20premiers%20guides%20de%20Courmayeur/13/index.html#zoom=z libera traduzione del francese di Gian Mario Navillod.:

Il Tour del Monte Bianco è stato per lungo tempo la gita classica delle prime guide a piedi (2)Le guide a piedi sono diventate nel frattempo Guide escursionistiche naturalistiche per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta NdT o con il mulo di Courmayeur (3)Le guide con il mulo si sono evolute in Accompagnatori di turismo equestre nella Regione Autonoma della Valle d’Aosta NdT. Aver fatto il Tour del Monte Bianco era la condizione imprescindibile per diventare guida.

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Il secret di Caterina de Chynal

Preghiera per guarire le infiammazioni delle piaghe di Caterina di Chynal condannata per stregoneria nel 1449.

Beneyta fu ly houra que diou fu na et sita si ly pleit ansy en nom dou pare et dou fil et dou sent experit. Amen(1)Felicien Gamba, La sorcière de Saint-Vincent, XLI Bulletin de la Société académique du duché d’Aoste, Imprimerie ITLA, Aoste, 1964, pag. 298-299 – versione digitale disponibile qui. Continua la lettura di Il secret di Caterina de Chynal

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