Torna al sentiero dimenticato alla Motta di Plété.
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Problema 1: i mezzi di trasporto pubblico per arrivare nel Parco Nazionale del Gran Paradiso sono sottoutilizzati.
Problema 2: le e-MTB del progetto ITER ed il Rifugio Sogno sono sottoutilizzati nei giorni feriali.
Problema 3: le guide ambientali lavorano poco nei giorni feriali.
Costi per due giorni di vacanza a quattro passi dal Gran Paradiso:
44 euro mezza pensione rifugio Sogno
33 euro A/R Savda Milano Aosta
22 euro/Pax tariffa Guida ambientale
Si può fare spendendo meno?
“Il lacerto di strada conservato al Colle Nord è dunque di straordinaria importanza …” hanno scritto i funzionari della Soprintendenza valdostana rientrati dal sopralluogo al Colle Superiore delle Cime Bianche dove la tradizione popolare vuole che siano ancora visibili i resti della mulattiera medievale percorsa dai mercanti che si recavano dalla Valle di Ayas nel Vallese attraverso il colle del Teodulo.
Tra una pioggerellina e l’altra di questa umida estate, appena è uscito un raggio di sole sono partito per la più bella escursione della Valtournenche, quella ai laghi sopra la Diga di Cignana. Continua la lettura di Rifugio Perucca Vuillermoz
In Italia a fine luglio è ancora possibile assistere al disgelo di un lago alpino.
In fondo alla valle di Ayas salite fino al Piccolo Bar di Fiéry gestito da una simpaticissima famiglia arrivata in Valle d’Aosta dalla provincia di Parma seguendo la Via Francigena da Fidenza San Donnino a Verrès. Continua la lettura di Disgelo al lago di Tzeré/Céré
Ieri abbiamo testato il servizio di bici elettriche condivise offerto dai comuni di Chamois e La Magdeleine che calza a pennello per i turisti un po’ fuori forma o per chi ha un dolorino al ginocchio che gli impedisce di affrontare con serenità la piacevolissima passeggiata che collega i due microscopici comuni della valle del Cervino. Continua la lettura di Da La Magdeleine a Chamois con le bici elettriche.
Ieri durante un lunga chiacchierata con un’amabile Signora che si fermerà al rifugio Ermitage di Chamois per tutta l’estate mi è stato chiesto il nome delle montagne che si vedono verso Sud, dall’altra parte della Dora Baltea.
Questa mattina le ho indicate sulla foto che vedete in basso. Credo di non tradire la sua sua fiducia rivelando un piccolo trucco per memorizzare il nome delle montagne: basta salirci in cima.
Percorrere il Ru Marseiller è come fare un viaggio nel tempo fino al basso medioevo. Nel XV secolo il ru fu costruito per portare l’acqua di fusione dei ghiacciai del Cervino fino ai pianori assolati ed aridi di Verrayes e Saint-Denis. Continua la lettura di Ru Marseiller