Area picnic al Col Pilaz e monte Tantané – Foto di Gian Mario Navillod.
“Per portare a termine un progetto così ampio ed ambizioso, cioè percorrere tutti i sentieri della Valle d’Aosta, ho dovuto trasformare l’hobby in professione, voltare pagina, cambiare abitudini consolidate negli anni1.”
Un esempio per tanti, Luca Zavatta, un uomo che ha scelto di lasciare un lavoro sicuro per promuovere i sentieri della Valle d’Aosta con molta passione e pochi contributi. In una regione in cui spesso la pachon, la passione, è largamente sostenuta dalla contrebeuchon, i contributi regionali.
Tubo in cemento amianto del Ru des Rey di Torgnon – foto di Gian Mario Navillod.
Il Ru des Rey di Torgnon scorre completamente intubato dalla presa sotto l’Alpe Chavacour all’Alpe Comianaz. Nella parte centrale scorre a fianco di una strada sterrata di servizio agli alpeggi ed è possibile percorrerlo in bici. L’inizio e la fine del ru invece sono riservati agli escursionisti esperti: erba alta e tratti paludosi richiedono un ottimo senso dell’orientamento ed un buon senso dell’equilibrio.
La Madonna dello Zerbion – foto di Gian Mario Navillod.
Dopo tanti anni è stato bello riprendere in mano Le valli del Cervino di Luca Zavatta e provare il piccolo Tour dello Zerbion sulle orme del grande camminatore, uno dei pochi escursionisti ad aver percorso tutti i sentieri della Valle d’Aosta.
Sito di Importanza Comunitaria di Loditor a Torgnon – Foto di Gian Mario Navillod.
Il 13 giugno 1356 Pietro di Cly infeudò agli abitanti di Verrayes e Saint-Denis un ru che derivava le acque di Loditor: “confecit quendam rivum moventem da Ponteilla de Lodetor“. Il canonico Vesan1 ritiene che la sua costruzione risalga al 1330.
Pila del Ru de Montarverin e gommone da rafting – foto di Gian Mario Navillod.
Il Ru de Montarverin è l’unico canale irriguo della Valle d’Aosta che attraversava la Dora Baltea in epoca medievale. La struttura in legno che poggiava su grandi pilastri in muratura costruiti ai lati della gola scavata dal fiume, il Chinaley, è stata sostituita da un tubo in ferro sospeso a cavi d’acciaio. Ai suoi piedi un ponte in calcestruzzo attraversa l’orrido e i gommoni del rafting passano rapidi sotto i pilastri medievali.
Linaria alpina nei pressi della cappella di Cignana – Foto di Gian Mario Navillod.
I profani sono convinti che la meteorologia non sia ancora una scienza esatta, soprattutto in Valle d’Aosta dove le cime più alte delle Alpi fanno da scudo alle nuvole cariche d’umidità che arrivano sia dall’Atlantico che dal Mediterraneo.
Linaria alpina alla Diga di Cignana – Foto di Gian Mario Navillod.
Non è raro che piova in Piemonte e faccia bello in Valle d’Aosta, anche se le previsioni meteo annunciano maltempo su tutte e due le regioni.
Lo scorso fine settimana erano previsti temporali pomeridiani il sabato e maltempo domenica. Per prudenza ho anticipato a sabato mattina la passeggiata prevista per domenica.
Sifone del Ru de Saint-Pierre et Villeneuve e tetto del bunker sud – foto di Gian Mario Navillod.
Il Ru de Saint-Pierre et Villeneuve attraversa la Dora Baltea in un sifone che passa tra le fortificazioni del Vallo Alpino volute da Mussolini e la torre di Châtel-Argent del 12751. Il ripido sentiero che collega il borgo di Villeneuve alla torre medievale passa sotto il sifone e davanti alle fortificazioni. Un’ottima scusa per visitare due fortezze e un pezzo di ru.
Gabriele Sartorio, Antonio Sergi, Mauro Cortelazzo, Il cantiere duecentesco di Châtel-Argent a Villeneuve: una fornace per un castello, BUVA n. 6, Aosta, 2010 – versione digitale disponibile qui[↩]
Il Ru Neuf a Jovençan – Foto di Gian Mario Navillod.
Il Ru Neuf alterna tratti di piacevole passeggiata alla portata di tutti a tratti nei quali occorre un po’ ci coraggio per camminare in equilibrio sugli argini del ru. Alcuni piccoli interventi di sistemazione del sentiero percorso dai guardiani delle acque nel comune di Jovençan permetterebbero agli appassionati di percorrere in sicurezza uno dei più interessanti ru del fondovalle.