I muli svizzeri che camminano sui bordi dei sentieri – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.
I sentieri della Valle d’Aosta a differenza di quelli della pianura padana passano a volte su pareti rocciose altissime o strapiombi vertiginosi che lascerebbero ben poca speranza a chi imprudentemente ci scivolasse dentro. Continua la lettura di Pericolo di caduta→
La vigile marmotta dell’Alpe-Sécheron di Courmayeur, un esempio di puntuale controllo del territorio – Foto di Gian Mario Navillod.
Nel piccolo stato sovrano di Gilliarey, incastonato tra le cime più alte delle Alpi, lo scorrazzare delle lepri e il rosicchiare delle marmotte sono turbati dagli echi dei bombardamenti delle potenze belligeranti.
L’amministrazione regionale ha scelto di investire sugli accompagnatori di media montagna ed è una scelta perfettamente legittima perché la Regione Autonoma della Valle d’Aosta grazie al suo Statuto Speciale1, legge di rango costituzionale, “ha potestà legislativa nelle seguenti materie … ordinamento delle guide, scuole di sci e dei portatori alpini“.
Ampio spazio è stato dato dalla televisione pubblica valdostana alla visita di Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro René Maria di Savoia all’ospedale di Aosta (nipote dell’ultimo Re d’Italia).
Il Gran Ciambellano di Gilliarey si è recato a Lampedusa per preparare la visita di Sua Altezza Eminentissima il Signore di Gilliarey in programma dopo quella di Papa Francesco del 2013 e quella della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen del 2023.
Il rascard quattrocentesco di Novailloz (Bionaz) e il lago formato dalla diga di Place-Moulin – foto di Gian Mario Navillod.
Grazie ad un’intuizione di Claudine Remacle, la studiosa che ha dedicato la vita allo studio dell’architettura rurale valdostana, dal 19901 la Regione Autonoma della Valle d’Aosta ha finanziato degli studi per datare le vecchie costruzioni in legno della Valle d’Aosta e con grande sorpresa si è scoperto che almeno una ventina grenier valdostani sono stati costruiti prima della scoperta dell’America.
L’allora tenente Ardengo Soffici, pittore, scrittore ed intellettuale fascista, dedicò il suo diario sulla ritirata di Caporetto “Ai generali Cadorna e Capello con fedeltà1”. Ne trascrivo alcuni estratti a sostegno della tesi che i comandi italiani erano perfettamente informati dell’imminente attacco e che non seppero né contenere lo sfondamento delle linee né dirigere il ripiegamento.
Il lago ed il ghiacciaio di Goletta nel 1985. Foto cortesia di Marco Brancolini – Ogni diritto riservato.
Nelle valli alpine gli effetti del riscaldamento globale sono tangibili: nella Valle del Cervino la pista di fondo della mia giovinezza non esiste più perché a 1000 metri di quota la neve è un’apparizione sempre più rara.