Archivi categoria: Curiosità della Valle d’Aosta

1893 La prima messa sul Monte BIanco

Il Monte Bianco fotografato dal treno Aosta Pré-Saint-Didier - Foto di Gian Mario Navillod.
Il Monte Bianco fotografato dal treno Aosta Pré-Saint-Didier – Foto di Gian Mario Navillod.

La prima messa sul Monte BIanco è stata celebrata da un sacerdote valdostano l’11 agosto 18931.

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  1. Joseph-Marie Henry, Les premiers guides de Courmayeur, Imprimerie catholique, Aoste, 1908 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/La%20messe%20au%20Mont%20Blanc/18/index.html#zoom=z – libera traduzione dal francese di Gian Mario Navillod[]

Il generale Luigi Chatrian, un valdostano illustre e dimenticato.

Presa del Ru de Torgnon in inverno - foto di Gian Mario Navillod.
Presa del Ru de Torgnon in inverno – foto di Gian Mario Navillod.

Il generale Luigi Chatrian, la cui famiglia era originaria di Torgnon,  sosteneva che la gratitudine non è tra le virtù più diffuse in Valle d’Aosta. Come dargli torto se il suo contributo all’autonomia della Valle d’Aosta è stato dimenticato da gran parte dei valligiani. Si esprimeva così nel 1948, all’Assemblea Costituente dove venne eletto nella la lista della Democrazia Cristiana:

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Valentin Rey: una guida-mulattiere famosa

Il Monte Bianco visto dal Ru de Charbonnière - foto di Gian Mario Navillod.
Il Monte Bianco visto dal Ru de Charbonnière – foto di Gian Mario Navillod.

Scriveva l’Abbé Henry più di cent’anni fa1:

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  1. Joseph-Marie Henry, Les premiers guides de Courmayeur, Imprimerie catholique, Aoste, 1908, pag. 14 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/Les%20premiers%20guides%20de%20Courmayeur/20/index.html#zoom=z libera traduzione del francese di Gian Mario Navillod.[]

Clandestini a Parigi

Stazione di Pré-Saint-Didier il 22 dicembre 2015 - Foto di Gian Mario Navillod.
Stazione di Pré-Saint-Didier il 22 dicembre 2015 – Foto di Gian Mario Navillod.

Siamo arrivati a Pré Saint Didier con il treno poi siamo saliti al Piccolo San Bernardo sotto la neve, era novembre. Al colle era già notte, siamo scesi in Francia nel buio, facevo strada io, dicevano avessi gli occhi più acuti perché non erano abituati alla luce elettrica: a casa avevamo solo una lucerna.

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