Archivi categoria: Curiosità della Valle d’Aosta

La grande piaga delle scuole valdostane

Cima della Punta Basei/Basey 3338 m - Foto di Gian Mario Navillod.
Guida ambientale sulla Punta Basei/Basey 3338 m – Foto di Gian Mario Navillod.

Insegnare è bellissimo, come fare la guida ambientale. Occorre però esserci portati, una maestra che non ama i suoi alunni è come una guida che non riesce a provare empatia, magari riesce a mettere insieme il pranzo con la cena ma non torna a casa dal lavoro serena.

Continua la lettura di La grande piaga delle scuole valdostane

Gli sclopeti di Castellione

Le prima menzione di attività siderurgica a Châtillon deriva da un conto della castellania di Lanzo del 1346 conservato all’archivio di Stato di Torino. In quell’anno il magister Hugoninus de Castellione fabbricò alcuni sclopeti (degli schioppi, piccoli cannoni del peso di 60 libbre, circa 20 kg) per la marchesa del Monferrato e il castello di Lanzo1.

  1. Maria Vassallo, Châtillon in età moderna, Le Château edizioni, Aosta, 2001, ISBN 88-87214-80-8, pag. 127[]

La filovia elettrica di Châtillon

Il Signor Bordon rag. Maurizio, presidente della Società Cervino Autotrasporti filovia, così scriveva al giornale Le Mont Blanc di Aosta1: “Vorrete pubblicare nel vostro giornale Mont-Blanc della settimana prossima la seguente risposta a chi scrive sul vostro giornale di questa settimana da St. Vincent riguardo al “tram elettrico”.

Continua la lettura di La filovia elettrica di Châtillon

  1. Le Mont Blanc, Aosta, 29/07/1921, pag. 1 – copia digitale disponibile qui http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/Le%20Mont%20Blanc/1921-07-29_Le_Mont_Blanc/index.html#1/z[]

Sigerìco e la Via Francigena

Tarsia in pietra con il logo della Via Francigena davanti alla chiesa di Gignod (AO) – Foto di Gian Mario Navillod.
Tarsia in pietra con il logo della Via Francigena davanti alla chiesa di Gignod (AO) – Foto di Gian Mario Navillod.

La prima testimonianza di un viaggio lungo la Via Francigena è dell’arcivescovo di Canterbury Sigerìco che nel 990 si recò a Roma per ricevere il Pallio ed annotò le tappe percorse durante il viaggio di ritorno.

Il testo è estremamente sintetico: il cronista annota l’agenda romana dell’arcivescovo e poi elenca semplicemente tutte le tappe da Roma fino al mare. Continua la lettura di Sigerìco e la Via Francigena