Agli inizi del 1200 venne rimaneggiato il duomo di Fidenza dedicato a San Donnino.
Tutti gli articoli di gian
Caporetto e il decision-making nell’esercito tedesco
Il prof. Alessandro Barbero nel poderoso volume che ha dedicato alla battaglia di Caporetto contrappone alcune curiose abitudini dei generali italiani del tempo, sicuri che le guerre si vincessero grazie a circolari sufficientemente roboanti, al pragmatismo dell’esercito tedesco che travolse le linee italiane.
Un esempio per tutti.
Continua la lettura di Caporetto e il decision-making nell’esercito tedesco
Imitation de La Marseillaise
Imitation de La Marseillaise
La Marseillaise
di Jean Baptiste Cerlogne
L’imitazione della Marsigliese venne composta da Cerlogne nel 1887 e pubblicata il 16 aprile 1889. Nel quaderno in cui riporta la cronologia delle sue opere dal 1859 al 1900 l’autore riporta la seguente nota:
Il comandante Bert
Andrea Pautasso, detto il Comandante Bert durante la resistenza, nato a Bra il 29 giugno 1911 – morto a Torino il 27 luglio 1985.
L’Abbé Trèves e le acque
Scriveva l’Abbé Trèves nel 1916 “La storia dei nostri ru valdostani è ancora, purtroppo! una campo del tutto vergine e inesplorato … Titoli in mano, fornirebbe ai nostri comuni valdostani i mezzi giuridici per difendere i loro sacri diritti inalienabili su tutto questo magnifico patrimonio di acque pubbliche acquistate un tempo dai nostri padri e da loro pagate con bel denaro sonante, che un governo rapace cerca di sottrarci … E insegnerebbe loro a imporre a tutte queste società nuove e straniere, accaparratrici delle nostre acque, il rispetto del diritto di irrigazione così antico e basilare per le nostre terre e la giustizia elementare di lasciare – anch’esse in denaro sonante – una forte canone annuale di risarcimento verso le popolazioni che esse spogliano. La Divina provvidenza, attraverso tante e così magnifiche cascate sparpagliate dalla cima al fondo della valle, utilizzabili per produrre energia elettrica e trasformabili in petrolio bianco, ha dotato la nostra cara patria valdostana di una immensa ricchezza di cui cominciamo un po’ tardi a scoprire l’esistenza e intuirne l’estensione. Perché ci lasceremmo sottrarre impunemente questo patrimonio così preziose senza che ne rimanga nulla o quasi per il progresso morale ed economico del paese? Quando, difeso con energia, potrebbe servirci così bene per dei lavori di viabilità, di rimboschimento, di arginatura e per il finanziamento di un sacco di opere sociali e per il popolo, quali l’istruzione post-scolare, le scuole d’agricoltura, per l’emigrazione, della buona casalinga, di arti e mestieri così richieste dalle necessità del tempo.” 1
Continua la lettura di L’Abbé Trèves e le acque
- Treves Joseph, L’ancien rû d’Emarèse, Aoste, 1916, Ed. Marguerettaz, pag, 14 versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/L%27ancien%20ru%20d%27%20Emar%c3%a8se%20%20-%20Abb%c3%a9%20Joseph%20Tr%c3%a8ves%20%20-%201916/index.html?p=18&z=1[↩]
Protetto: Mountain’s Choir Festival – Ru et Rues
Ascesa e discesa del primo Presidente della Lega Antiacoolica Valdostana.
La penna a tratti corrosiva dell’Abbé Trèves sintetizza l’ascesa e la caduta del primo Presidente della Lega Antialcoolica Valdostana tra maggio 1912, il mese della Vergine e settembre 1913, quello della vendemmia.
Continua la lettura di Ascesa e discesa del primo Presidente della Lega Antiacoolica Valdostana.
Il vecchio bivacco Tête de Roèse
Nel numero di aprile 1925 della rivista del CAI si dà notizia della prossima entrata in esercizio dei quattro bivacchi del Club Alpino Accademico Italiana, l’associazione che riunisce gli alpinisti che vanno in montagna senza l’aiuto delle guide.
La Croce del Cervino
L’edizione del 1 ottobre 1902 del settimanale Le Duché d’Aoste dedicò la prima pagina alla posa della Croce del Redentore sul Monte Cervino1.
Su impulso del direttore del Gran Seminario di Aosta e del parroco di Valtournenche vennero raccolti 90 franchi a Zermatt e 200 lire a Valtournenche, le guide alpine di Valtournenche si impegnarono per il trasporto e e la posa della croce gratis et amore Dei.
L’opera forgiata ad Aosta Joseph/Giuseppe Bono su disegno del canonico Vescoz fu benedetta dal vescovo e portata agli inizi di giugno 1901 a Valtournenche. Esposta alla venerazioni dei fedeli il 29 giugno, San Pietro, venne poi smontata in 5 pezzi di una quindicina di chili ciascuno che 12 guide portarono a settembre fino alla capanna Principe Luigi2 dove si dovette lasciarla a causa del maltempo.
Ad agosto e settembre 1902 si fecero due ulteriori tentativi sempre interrotti dal maltempo. Il 213 settembre quattro guide Maquignaz iniziarono l’ascesa, nella mattinata successiva scavarono i tre buchi per fissare la croce. La sera, di ritorno al rifugio, trovarono don Auguste/Augusto Carrel che si proponeva di celebrare la messa in vetta e le tre guide che lo avevano accompagnato. Gli alpinisti partirono il 23 settembre alla luce della luna, ai piedi della scala Jordan raccolsero i pezzi della croce lasciati lì la vigilia e alle 9 del mattino raggiunsero la vetta. Costuirono un piccolo muro a secco per adagiarvi croce e su questa deposero la pietra benedetta per celebrare la messa, all’inizio della funzione le nubi che coprivano il fondovalle si aprono e con i cannocchiali fu possibile assistere alla cerimonia da Zermatt e da Valtournenche. All’una del pomeriggio la croco era già saldamente infissa e gli alpinisti poterono iniziare la discesa rientrando a Breuil/Cervinia all’imbrunire.
La croce era alta 2.8 metri e pesava 85 chilogrammi, sui due bracci si leggevano i nomi delle due parrocchie: Praborne (Zermatt) e Valtournenche. Venne protetta con un parafulmine contro i lampi e con una vernice speciale la psiergamona[Sic!]4 contro l’ossidazione.
La riduzione e traduzione in italiano dell’articolo è stata pubblicata nella Rivista del CAI5.
- Le Duché d’Aoste, 1.10.1902, pag. 1 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/Le%20Duche%20d%27Aoste/1902-10-01_Le_Duch%c3%a9_d%27Aoste/index.html#1/z[↩]
- La capanna Principe Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi costruita a 3840 metri di quota lungo la via italiana a Cervino venne ceduta dal Club Alpino Italiano alla Società Guide del Cervino nel 1995, smontata nell’estate 2004, è stata restaurata e rimontata a Cervinia nella piazzetta delle Guide .[↩]
- Nell’articolo è riportato il 22, presumibilmente un refuso[↩]
- Presumibilmente Psicroganoma vernice smalto inalterabile una preparazione speciale della ditta Ratti e Paramatti di Torino[↩]
- Rivista del CAI, settembre 1902 vol. XXI, n. 9, pag 316 – versione digitale disponibile qui: https://tecadigitale.cai.it/periodici/PDF/Rivista%20mensile/CAI_Rivista%20mensile%20del%20CAI_021_009_1902.pdf#page=29[↩]
Guide e Tour del Monte Bianco
Scriveva l’Abbé Henry più di cent’anni fa1:
“Il Tour del Monte Bianco è stato per lungo tempo la gita classica delle prime guide a piedi 2 o con il mulo di Courmayeur 3. Aver fatto il Tour del Monte Bianco era la condizione imprescindibile per diventare guida.
Continua la lettura di Guide e Tour del Monte Bianco
- Joseph-Marie Henry, Les premiers guides de Courmayeur, Imprimerie catholique, Aoste, 1908 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/Les%20premiers%20guides%20de%20Courmayeur/13/index.html#zoom=z libera traduzione del francese di Gian Mario Navillod.[↩]
- Le guide a piedi sono diventate nel frattempo Guide escursionistiche naturalistiche per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta NdT[↩]
- Le guide con il mulo si sono evolute in Accompagnatori di turismo equestre nella Regione Autonoma della Valle d’Aosta NdT[↩]